Giarre, ultimati i lavori alla facciata della chiesa di Trepunti

 

Erano iniziati a ottobre dell’anno scorso e questo mese sono stati ultimati i lavori di restauro della facciata della chiesa San Matteo di Trepunti. Intervento clou di questi interventi è stata la collocazione della croce sommitale che dopo 11 anni di attesa è tornata a svettare sul campanile. La croce sommitale, infatti, era stata rimossa a suo tempo perché ormai pericolante: si era inclinata a seguito di forti raffiche di vento e per rimuoverla erano intervenuti i vigili del fuoco.  

Oltre alla ricollocazione della croce sommitale, sono state restaurate le guglie ed effettuata la sabbiatura della facciata, cioè la pulizia delle superfici da vernice, ruggine e residui vari.

La comunità, guidata da don Alberto Nicita, adesso pensa a realizzare un piccolo progetto per l’illuminazione.

La chiesa che si trova sulla nazionale, all’ingresso di Giarre è un gioiellino neo-classico. Migliaia di auto vi sfrecciano ogni giorno davanti senza farvi caso mentre meriterebbe di essere osservata con attenzione. La chiesa fu aperta al culto nel 1869, progettata in sostituzione dell’omonima chiesa seicentesca andata in rovina. Per assecondare le esigenze dei borghi di Trepunti e Codavolpe fu costruita sull’attuale strada statale, alternativa alla vecchia via consolare romana. La facciata risale al 1862, è finemente lavorata in pietra bianca e scolpita con una ricca merlettatura da Antonino Barbagallo di Riposto, su disegno di Alfio Grasso di Santa Venerina. I paramenti sono in pietra lavica alla base e pietra bianca di Siracusa. Elegante la torre campanaria. I capitelli sono in stile composito romano. Nelle decorazioni si nota una “fioritura” dell’edificio a partire dal livello mediano verso l’alto. Si notano quindi differenti stili. Secondo gli studiosi la facciata della chiesa è stata realizzata in tempi differenti e risente della tendenza dell’architettura che si sviluppa in Europa dal 1890 al 1914 e che è denominata Art nouveau. Forse per questo il florealismo rappresenta, a livello locale, lo spirito libero dell’imprenditoria legata all’economia del vino e del commercio in genere.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 31 maggio 2022

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