Giarre, piano cenere e acquisto di mezzi spazza cenere da un consorzio di Comuni: i propositi del passato non realizzati

 


Tra i punti di programma delle forze politiche che si sfideranno alle prossime elezioni amministrative dovrà esserci il piano cenere. Tranne che l’amministrazione attuale riesca, negli ultimi mesi di mandato ad approvarlo, all’interno del più ampio piano di protezione civile. L’amministrazione afferma che da 4 anni lo sollecita agli uffici. Ma ancora la meta è lontana e non si sa quanto.   

Di piano cenere a Giarre si parla da quasi 10 anni. Nel 2012, durante la sindacatura Sodano, le piogge di cenere erano state numerose. L’allora Consiglio comunale approvò pure un atto di indirizzo in cui indicava all’amministrazione di dotarsi di un piano cenere. Da almeno dieci anni è chiaro che in questo pezzo di Sicilia non c’era, non c’è e non ci sarà un’emergenza cenere: con la cenere ci si convive, come altrove si convive con la neve. E dato che la rimozione e lo smaltimento della cenere vulcanica costa parecchio ai comuni e questi costi poi ricadono sulle tasche dei cittadini è bene dotarsi di procedure, mezzi e quanto serve per ridurre al minimo i costi per affrontare un fenomeno ricorrente. A cosa serve il piano cenere? A stabilire chi fa che cosa, individuare le procedure seguire. Nei comuni dove già esiste (ad esempio Santa Venerina) il piano individua gli interventi prioritari, i volumi di cenere da movimentare, le aree di deposito temporaneo, le modalità di informazione alla popolazione e gli impianti di recupero autorizzati.

Dopo 10 anni  a Giarre il piano cenere non c’è, così come non ci sono neanche i bobcat, gli scarrabili, i soffiatori che i Comuni interessati dal fenomeno cenere vulcanica avrebbero voluto comprare costituendo una struttura sovracomunale, un consorzio. Anche questa era un’idea che circolava nel 2013, in un altro periodo di emergenza cenere vulcanica. Forse la colpa è dell’Etna che negli ultimi anni è stata tranquilla e tutto è stato dimenticato.





Tornando al presente a Giarre l’altra notte è stata rimossa la cenere vulcanica nel tratto compreso tra il casello autostradale e la statale sino al cimitero. Ieri, l’amministrazione D’Anna ha individuato nell’ex discarica di Sciara il sito per lo stoccaggio provvisorio della cenere vulcanica. Alcuni cittadini stanno depositando la cenere che hanno rimosso dalle loro abitazioni nei siti indicati dal Comune ma, girando per le strade, pare che la maggior parte stia esponendo i sacchetti davanti alle proprie abitazioni. Nei siti individuati non saranno collocati scarrabili. Come riferisce l’assessore Camarda, sempre ieri l’amministrazione ha deciso di incaricare altre ditte per lo spazzamento delle strade, finanziando questi interventi con il fondo di riserva.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 3 marzo 2021

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