Giarre, 4 consiglieri chiedono revoca bando affidamento teatro Rex

Questo affidamento non s’ha da fare. Sulla manifestazione d’interesse per affidare la gestione del teatro Rex a privati scoppia un caso e questa sera alle 18,30 si terrà una seduta straordinaria di Consiglio comunale con all’ordine del giorno un atto di indirizzo per la revoca del bando. A chiederla quattro consiglieri: Francesco Cardillo, Fabio Di Maria, Giuseppe Leotta e Leo Patanè. A loro avviso la manutenzione del Rex non richiede risorse economiche elevate e il Comune stesso potrebbe partecipare ai bandi per migliorare la struttura, senza doverla affidare a privati. Il bando di affidamento, infatti, ha un termine ristretto per consentire al gestore di partecipare a un bando regionale che scade il 15 marzo e che eroga contributi per la ristrutturazione di sale teatrali. I consiglieri chiedono all’amministrazione di revocare il bando per garantire la fruibilità della struttura ad associazioni, scuole e cittadini e nel contempo di attivarsi per partecipare, con risorse proprie, al bando regionale.










Francesco Cardillo
Fabio Di Maria
La questione è stata discussa dalla IV commissione. «Secondo i  componenti il teatro è in buone condizioni – dice il presidente Giuseppe Leotta – non si comprende la premura di assegnarlo, la cittadinanza potrebbe non avere possibilità di fruirne. Se ne doveva parlare prima, non dopo che è stato pubblicato il bando». «Non si sa cosa prevede la convenzione tra il Comune e il privato che gestirà il teatro – aggiunge Cardillo -. Considerato che il Rex è un bene comune non si può dare carta bianca a nessuno: è l’unico spazio comunale che funziona». «E’ inaccettabile pensare di affidare il teatro Rex, uno dei fiori all’occhiello di Giarre, ad un privato solo perché al Comune manca il personale che dovrebbe occuparsi di partecipare a un bando o perché non ci sono somme da anticipare – aggiunge Di Maria - . Sono favorevole ad affidare le strutture abbandonate a privati, ma il Rex non è abbandonato: manca di piccole manutenzione sostenibili dal comune».«Non si capiscono i termini e le condizioni di questa convenzione – conclude Patanè - non si capiscono i vantaggi per il Comune.
Leo Patanè
Essendo una delle strutture che funziona si dovrebbero redigere dei progetti per partecipare ai bandi appositi e continuare a utilizzare la struttura come risorse comunale. Affidandolo a terzi se ne ridurrebbe anche la fruizione: oggi le associazioni ne fruiscono a costi contenuti, a volte anche gratis».

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