Giarre, un confronto di idee sulla Palestina. VIDEO


 

La presentazione a Giarre del libro “Inquadrano Palestina” del filmaker e regista Marco Pirrello è stata l’occasione per uno scambio di idee e esperienze sul dramma nella Striscia di Gaza, senza il filtro del mainstream dei media nazionali. L'incontro, tenutosi nel salone del Cpia Catania, 2 era promosso dal Coordinamento donne zona jonico etnea. Pirrello nel 2021 è stato in Palestina per conto di una Ong con l'incarico di documentare la vita nella striscia e l'attività della stessa Ong. Dopo i saluti della dirigente del Cpia Catania 2, Rita Vitaliti, è seguito un dialogo con l'autore moderato dalle docenti del Cpia, Lidia Bosco e Alessandra Di Pino. La prof.ssa Bruna Bellante ha auspicato una Palestina libera che possa eleggere un proprio governo perché tutti i popoli ne hanno diritto. Carla Pecis, chimica e sindacalista, ha ricordato che non c'è libertà senza indipendenza economica e ha sottolineato che le responsabilità internazionali sono gravissime.


Pirrello attraverso i suoi video ha documentato come pure gli operatori sociali della Striscia vivano gli stessi traumi delle persone che assistono in quella che, a ragione, è definita “il più grande carcere a cielo aperto”, dove non si sa se avere il mare in una prigione è una fortuna o una tortura. Chi vive nella striscia, infatti, non può scappare neanche via mare a causa del blocco marittimo attuato da Israele. Sono seguiti gli interventi del mediatore culturale palestinese Hussein Salhi, del volontario internazionale Ism in Palestina nel 2015, Antonio Fresta e della docente del Liceo Leonardo di Giarre Gabriella Gullotta. ”I genocidi sono tanti e hanno tutti lo stesso valore e i ragazzi devono sapere -ha detto quest'ultima-. Perché quello Palestinese non può essere definito un genocidio e non si può sfilare per la Palestina?”.
Maria Gabriella Leonardi

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