La sala della biblioteca comunale non riusciva a contenere il pubblico della terza giornata del convegno “La città che cambia - Appunti su Giarre”, promosso dalla Società giarrese di storia padre e cultura, presieduta dal prof. Carmelo Torrisi. Al centro della giornata l'associazionismo, i movimenti femminili e la nascita della Fidapa.
Alfio Foti, educatore Miur in pensione, coordinatore regionale "Un'altra storia aps" e della rete regionale "L' isola che c'è", fortemente attivo nell'associazionismo, ha spiegato come il '68, il Concilio Vaticano II e la Teologia della liberazione abbiano influenzato alcuni segmenti del mondo cattolico giarrese. L’associazionismo, a seguito di varie esperienze, diventò un nuovo soggetto politico in cui la partecipazione libera e consapevole divenne promotrice “di autonomi percorsi di vita e di un agire trasformativo”.
Di seguito, la dott.ssa Nunziatina Spatafora, grazie al suo impegno sin dagli anni ‘70 nei luoghi delle donne, in cui ha contribuito a costituire movimenti ed associazioni nella zona ionico-etnea, ha ripercorso, anche mostrando documenti d'epoca, le attività politiche dei movimenti femministi di Giarre; piccoli gruppi grazie ai quali anche a Giarre furono introdotti i temi dell'emancipazione e della libertà delle donne dell’area rivendicazionista e radicale della storia del movimento delle donne.
La prof.ssa Maria Pia Russo, docente di scuola secondaria di I grado e già dirigente scolastica, ha parlato poi della nascita della Fidapa a Giarre negli anni 90’, frutto del cambiamento nella mentalità e nel costume delle donne del territorio, associazione che vuole essere pungolo per le amministrazioni e che si è fatta promotrice di tante iniziative, come la collocazione a Giarre di una pietra d'inciampo, l’intitolazione di un plesso scolastico a Rita Levi Montalcini e di una via al partigiano Antonio Garufi.
Mgl
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