Giarre, convegno su le scuole e la città possibile

 Su “La città e il territorio” è stata incentrata la seconda giornata del convegno “La città che cambia, appunti su Giarre nel ‘900”, promosso dalla Società di giarrese di storia patria e cultura, presieduta dal prof. Carmelo Torrisi. In tanti hanno affollato la sala lettura della biblioteca comunale per seguire il convegno. Il primo relatore, l'arch. Salvo Patanè, con l'ausilio di slides ha parlato della crescita urbanistica di Giarre, come era stata immaginata la cittá, come è stata realizzata, la compromissione definitiva del rapporto città-campagna e il possibile futuro alla luce delle normative vigenti orientate a non aumentare il consumo del suolo. L’ingegnere architetto Alessandra Chillemi ha sviluppato il suo intervento sull’attività dall'ingegnere Mariano Panebianco, di origine acesi, architetto di riferimento delle prime decadi del ‘900, in una Giarre vivace e moderna. Progettista di numerosi importanti edifici (chiese, residenze, opere pubbliche), a Giarre Mariano Panebianco ha progettato la villa suburbana Costarelli, la cui progettazione è stata analizzata nel corso dell'intervento.


Il prof.Nino Raciti ha ricostruito la presenza delle scuole e dell'istruzione a Giarre a partire dagli inizi del ‘900. È stato ricordato che durante la sindacatura dell'on.Russo a Giarre vennero istituite numerose scuole, “frutto di una politica scolastica lungimirante” ha detto il relatore che ha ricostruito l'istituzione di ogni scuola esistente a Giarre. Il presidente del Torrisi ha voluto sottolineare che il convegno, come indicato nel titolo, vuole rappresentare degli appunti ed essere essere uno stimolo per ulteriori approfondimenti.

Maria Gabriella Leonardi  

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