Giarre, due opere di Pirandello presentate prima della messa in scena

 

La Compagnia teatrale Jonica mantiene la tradizione di dedicare un incontro culturale a una delle rappresentazioni che mette in scena. Quest’anno è stata la volta dei due atti unici “Lumie di Sicilia” e “L'altro figlio”, di Luigi Pirandello in scena sabato 27 e domenica 28 al Cine teatro Garibaldi per la regia di Eugenio Patanè. “Ogni anno - dice il presidente della Jonica Giambattista Galeano - organizziamo delle chiacchierate sullo spettacolo più culturalmente esposto, approfittando dell’affetto che nutre per noi e della preparazione culturale delle prof.ssa Anna Castiglione. Siamo qui all’Iis Fermi-Guttuso dove molti studenti sono nostri abbonati”.

“Di atti unici Pirandello ne ha scritti pochi - ha spiegato la prof.ssa Castiglione - . Il grande teatro pirandelliano è in tre atti, mentre questi due atti unici sono ambientati in Sicilia e appartengono alla prima fase dell’opera di Pirandello, quando frequenta Angelo Musco e Nino Martoglio. Proprio questi ultimi lo spinsero a scrivere per il teatro: Pirandello era, infatti, convinto che la fisicità dell’attore tradisse la parola pura dell’autore”. Quasi tutte le opere teatrali di Pirandello sono tratte da novelle e la prof.ssa Castiglione ha confrontato la novella con il testo teatrale, evidenziando in Lumie di Sicilia il cambio di finale: il protagonista nella novella è un vinto, mentre nell’atto unico ha uno scatto d’orgoglio. 

Il secondo atto unico è “L’altro figlio”, dove l’altro figlio è un uomo buono ma frutto di una violenza sessuale. Di quest’opera la prof.ssa Castiglione ha apprezzato il monologo finale, proferito dalla protagonista che è una donna semplice, ma la penna che le mette le parole in bocca è quella di Pirandello. La rappresentazione richiederà un particolare sforzo nell’allestimento delle scene a cura di Gaetano Venuto.

Maria Gabriella Leonardi

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