Giarre, al Liceo Leonardo il procuratore aggiunto di Reggio Calabria ha spiegato agli studenti il periodo stragista

 


Il dott. Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, ha incontrato gli studenti delle quarte e quinte classi dell'Istituto d’istruzione superiore Leonardo di Giarre. Il magistrato è stato accolto dalla dirigente Tiziana D'Anna e ha conversato con gli studenti a cui ha illustrato le sue funzioni di pubblico ministero impegnato a trovare le prove processuali del "grande gioco" che intreccia la mafia siciliana con la 'ndrangheta calabrese, con logge massoniche e con apparati politici ed economici nazionali e internazionali. Come riferisce una nota, l'incontro, moderato dal direttore del giornale La Clessidra, Rosario Sorace, si è sviluppato sull'intervista che il dott. Maurizio Salustro, già magistrato e formatore di magistrati, ha fatto al procuratore chiedendogli tra l'altro in che cosa sia cambiata la condotta mafiosa dal periodo stragista ad oggi.   Il dott. Lombardo ha evidenziato come la mafia sia unica anche se ben caratterizzata per regioni diverse e come oggi sia interessata a rendersi invisibile per condurre indisturbata i suoi affari economici che sono ormai talmente imponenti da potersi permettere di interferire con le finanze statali e i commerci mondiali. Particolarmente intenso è stato il richiamo che egli ha rivolto ai giovani studenti, a cui ha chiesto di dire “no” al mercato della droga, fonte di enorme arricchimento illegale. Il magistrato li ha sollecitati a scegliere comportamenti secondo la legge che se praticati da un gran numero sono in grado di fermare il sistema mafioso. L'incontro si è chiuso con l'esecuzione al clarinetto dell'aria "Nessun dorma" tratta dalla Turandot di Puccini, eseguita da uno studente di quinto anno.

 

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