Fiumefreddo di Sicilia, Pasticceria De Natale: storia di famiglia, storia d’amore.

 


La storia di un’attività commerciale che diventa storia di famiglia ma, prima

di tutto, storia di un amore. E’ quella della Pasticceria De Natale di

Fiumefreddo di Sicilia che nasce nel 1980, non senza difficoltà e grazie

allo spirito d'impresa e alla voglia di riscatto di Salvatore De Natale e della

moglie Grazia Briguglio. Ecco che a Fiumefreddo, negli anni ’80, vede la

luce una realtà nuova: il bar pasticceria "De Natale".

Sin dall’inizio, Grazia e Salvatore, si mettono in gioco partendo da zero. Con

coraggio e anche grazie alla loro salda unione, avviano un’attività che ha, oggi,

più di quarant'anni.




La pasticceria riscuote, da subito, grande successo, perché Salvatore porta

nelle sue vetrine l'arte dolciaria di stampo acese tramandatagli dal suo

Maestro Orazio Di Paola. Tra i prodotti più venduti ci sono i biscotti della

tradizione siciliana: mustaccioli, paste di mandorla e cannoli.

Più tardi, la coppia sarà la prima a realizzare a Fiumefreddo: i panettoni

artigianali, la crema bavarese, le mousse e quella che oggi chiamiamo

“pasticceria moderna”.

Col passare degli anni, l'attività cresce e si evolve su più fronti. Al bar

pasticceria si aggiungono la pizzeria e la rosticceria. I prodotti protagonisti

della rinnovata offerta sono: le pizze, all’inizio, derivate da un impasto diretto

fatto con grano duro e grano tenero, lievitato solo 12 ore, per passare negli

anni ad un impasto indiretto a 30 ore di lievitazione, fatto con farina di grano

tenero 00 e semola di grano duro; gli ottimi arancini realizzati in maniera

tradizionale con il ragù alla vecchia maniera, il “ragù della nonna”, fatto senza

risparmiare sulle materie prime.

Parallelamente al bar pasticceria cresce anche la famiglia. Finiti gli studi,

anche i figli si uniscono alla “dolce impresa” specializzandosi, ognuno, in un

settore specifico.



Rosanna, classe 1981, cura l'accoglienza e la parte amministrativa; Lorenza,

classe 1986, è la Maestra delle torte da cerimonia e della pasticceria in

generale; Marco, ha trent’anni e si occupa della pasticceria “fredda”:

gelateria e pasticceria moderna. Il suo cuore, però, batte per i lievitati, in

particolare, per il lievito madre che studia e “accudisce” dal 2016.

Il lievito madre è un composto di farina di frumento e acqua, generalmente

fermentato spontaneamente, nel quale sono presenti microrganismi di specie

diverse, ossia Batteri Lattici e Lieviti Saccaromiceti. Tali microrganismi

svolgono due fasi metaboliche molto importanti: una fase aerobica (in

presenza di ossigeno) in cui si riproducono e una fase anaerobica (in assenza

di ossigeno) in cui fermentano, ovvero metabolizzano zuccheri semplici (es.

glucosio) per produrre energia necessaria alla sopravvivenza.

Il lievito madre, in siciliano, non a caso, si chiama “u criscenti”, proprio

perché cresce, in apparenza, in maniera autonoma. E’ materia viva e, proprio

come ogni essere vivente, è sempre diverso.

“Anche se in siciliano non viene fatta differenza, in realtà, crescente e lievito

madre non sono proprio la stessa cosa – aggiunge Marco De Natale –

perché il crescente è un pezzo di impasto rimasto da un precedente impasto

di pane, dunque contiene sale e potrebbe contenere tracce di lievito di birra,

il lievito madre, invece, deve contenere solo e sempre la stessa farina ogni

volta che si “rinnova” o “rinfresca” e mai altri ingredienti aggiunti. Diciamo

che da noi l’usanza di fare il pane buono ci ha portati ad avere un lievito “da

pane”. Al nord invece il lievito madre non ha subito questo mutamento ed è

rimasto di farina di grano tenero.” – conclude De Natale.


Peraltro ogni pasta madre segue dinamiche proprie che derivano da chi la

genera. Non esiste una ricetta valida per tutti, perché l’ingrediente

fondamentale è la cura che il lievitista impiega per far crescere il proprio

lievito madre. I prodotti con lievito madre sono prodotti che, a livello

organolettico, hanno una complessità di sapori/odori molto più ricca ed una

conservabilità molto più alta. Imparare a comprendere la propria pasta madre

e saper intervenire quando si sbilancia e/o si indebolisce oppure se è troppo

forte o inacidisce, non è semplice. Il lievito madre andrebbe rinfrescato, in

teoria, ogni 48 ore ma anche qui non vale un’unica regola. C’è chi lo rinfresca

una volta a settimana e chi, addirittura, una volta al mese.

Già in tempi molto antichi si era compreso che la fermentazione che

naturalmente avveniva nell’impasto di acqua e farina rendeva più gradevole,

più buono e digeribile il pane. In Egitto e in Grecia si producevano pani di

vario tipo e in tutto il Mediterraneo era nota la fermentazione di cereali, come

l’orzo e il grano, che dava origine alla birra e quella dell’uva che trasformava il

succo del frutto in vino. Al di là della chimica, però, il lievito madre è una vera

e propria filosofia, una passione, argomento affascinante dal quale si

potrebbero aprire tanti varchi di riflessione e questa divagazione era

necessaria perché Marco De Natale arde di tale passione. Da sempre studia il

lievito madre che porta con sé anche in vacanza. Tante le prove fatte prima di

arrivare a questo livello ma, oggi, Marco è un giovane che, con grande fatica e

coltivando un mestiere tanto antico quanto moderno, si sta facendo strada in

questo settore ottenendo risultati concreti. Il 22 gennaio 2024, infatti,

rappresenterà la Sicilia al Sigep di Rimini per il concorso “Giovani

Lievitisti”, organizzato da Goloasi e Maestri Del Lievito Madre e del

Panettone italiano. La sua colomba è entrata in finale per la categoria

“cioccolato”, selezionata su migliaia di colombe provenienti da tutta Italia.

Marco De Natale farà parte della squadra per la regione Sicilia che sarà

composta da:


- Carlo Pedalino - Pedalino Bakery - Raffadali per la categoria Tradizionale

- Marco De Natale - De Natale Le Ricettine Di Dagala - Fiumefreddo di

Sicilia per la categoria Cioccolato

- Mattia Maragliano - Di Stefano Dolciaria - Raffadali per la categoria

Innovativa


Tanti sono, inoltre, i riconoscimenti già ottenuti dalla pasticceria De Natale

negli ultimi anni. Ricordiamo i più importanti:


- Nivarata 2017 - Terzo posto come miglior gelato alla mandorla.

Ad andare in gara sono stati Marco e Lorenza De Natale.

- Sagra del Pistacchio di Bronte 2022 - Terzo posto per il Miglior

Panettone al Pistacchio di Bronte 2022 (concorso organizzato da Zymè –

Conpait). Ha gareggiato Marco De Natale.

- Concorso Divina Colomba 2023 (organizzato da Goloasi srl)

La colomba di Marco De Natale si colloca fra le migliori dieci Colombe

D’Italia 2023

- Sagra del Pistacchio di Bronte 2023 – Marco De Natale è finalista per

il miglior panettone al pistacchio di Bronte 2023

- Qualificazione di Marco De Natale al Mondiale del panettone al

cioccolato 2024

- Finalista al The Ultimate Chococake Award 2023 (organizzato da

Belcolade - Puratos) gara di pasticceria dove la squadra De Natale ha

realizzato una torta con glassa a specchio moderna, una monoporzione e una

pralina di cioccolato, in presenza di una giuria qualificata composta dai

migliori pasticcieri d’Italia tra i quali: i campioni del Mondo Roberto

Rinaldini e Davide Malizia


Fra i cavalli di battaglia del bar pasticceria De Natale ci sono anche i cannoli

farciti di crema o ricotta, un classico della tradizione dolciaria siciliana, e le


torte – opere d’arte di Lorenza De Natale che in un abbraccio uniscono

bontà tradizionale ed innovazione del design. E la bellezza arricchisce anche il

palato.

Ognuno fa la propria parte in casa De Natale. Papà Salvatore, dopo anni,

non abbandona mai la sua postazione in laboratorio, davanti al forno, la

mamma Grazia “dietro” il bancone a contatto con il pubblico ha passato, oggi,

il testimone a Rosanna che, sempre col sorriso e la gentilezza che la

contraddistinguono, accoglie i clienti con professionalità e calore, facendoli

sentire a casa.

Alla nuova generazione De Natale va una nota di merito, perché con grande

genuinità e sincerità, Rosanna, Lorenza e Marco non fingono perfezione e

perenne armonia anzi raccontano quanto sia complicato lavorare tutti

insieme, incastrarsi come in un puzzle sulla base delle individuali propensioni.

“Siamo molto lontani da una famiglia venuta fuori dalle fiabe. Spesso

discutiamo ed abbiamo idee diverse – racconta Marco – ma è proprio da

questo proficuo confronto che, subito dopo, costruiamo”. “Continuando a

studiare, cresciamo individualmente e come famiglia. Non ci sentiamo

arrivati ed ogni anno sperimentiamo sempre, realizzando un’offerta varia e

ricca di novità.” – continua Lorenza.

“Quest’anno abbiamo introdotto il panettoncino da colazione, da 100

grammi. –spiega Rosanna – E’ stato accolto con grande entusiasmo dai

clienti. Sostanzioso e delizioso, il panettoncino viaggia sulla strada della

destagionalizzazione.”

“Fra i nostri progetti futuri – aggiunge Marco – c’è l’idea di proporre il

panettone e la colomba tutto l’anno. Il Pan De Natale vanta un’offerta di

dieci gusti: pistacchio, nocciola, gianduia, gocce di cioccolato, Divino

Panettone (con marzapane alle mandorle, rosmarino e mele candite),

tradizionale con canditi, limone con crema di limone, cioccolato e arancia

candita, frutti di bosco e caramello salato. Questi fantastici lievitati

meritano di potersi esprimere in diverse vesti, forme, sapori e colori. Anche


dopo Natale e prima di Pasqua si possono mangiare da soli per colazione o

in accompagnamento a granita e gelato. E tanti sono gli abbinamenti con

cui si può giocare, sia con la frutta che con farciture salate originali ed

inedite. Studio ogni giorno e so di dovere ancora crescere tanto – conclude

Marco - ma sperimento di continuo per trovare il modo di

destagionalizzare questi lievitati, farli diventare sempre più digeribili e

rendere riconoscibile a tutti e ovunque la firma della pasticceria De Natale.

Quest’anno abbiamo lanciato il Pan De Natale che, però, a dispetto del nome,

si prefigge l’obiettivo di diventare un must sempre disponibile.”

Per quanto riguarda il futuro, la famiglia De Natale vuole puntare

all’essenziale: fare poche cose con materie prime locali di eccellenza e farle

bene, rimanendo piccoli artigiani di qualità.

Durante il periodo pandemico del lockdown, quando si era tutti costretti a

casa, grazie al gruppo facebook “Le ricettine di Dagala.it” i De Natale

hanno trovato un modo per rimanere in contatto con i loro clienti. Insieme,

anche se lontani, il gruppo ha realizzato le buonissime brioches col tuppo, i

biscotti a S e tanto altro. Esso ha raggiunto il numero record di diecimila

iscritti, una bellissima esperienza, durante un periodo grigio, che ha unito

tutti, pur se distanti fisicamente, e che ha mostrato l’amore della famiglia De

Natale per il proprio mestiere, che è prima di tutto un’arte e come tutte le arti

scalda il cuore.

Durante il lockdown, i De Natale hanno rivelato alcune loro ricette ai clienti,

senza pensare al guadagno, fermo in quel periodo, ma con l’intento di

abbracciare virtualmente quanti, ogni giorno e da anni, scelgono la Pasticceria

De Natale che non è solo un’attività commerciale ma è soprattutto famiglia,

calore, amore.


Proprio tutto ciò rispecchiano le parole dei due fondatori della storica

pasticceria De Natale, i due giovani genitori Salvatore e Graziella: “Siamo

felici di aver dato il nostro “dolce” contributo in questi quarant’anni di


attività e speriamo di aver trasmesso gioia e ottimismo attraverso i nostri

prodotti. Vi aspettiamo per presentarvi e farvi assaggiare le nostre

prelibatezze e vi auguriamo delle buonissime feste”.

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