Giarre, un migliaio di visitatori al Radicepura garden festival, per le giornate Fai d'Autunno

 


Tra sabato e domenica scorsi, un migliaio di visitatori hanno colto l’opportunità di recarsi nel Radicepura garden festival, aperto per le Giornate Fai d’autunno, su iniziativa del Gruppo Fai Giarre-Riposto, guidato da Giada Patanè. Si tratta di un risultato non da poco, considerato che il sito è visitabile sempre e spesso ospita importanti eventi che lo hanno fatto conoscere ulteriormente. Il Gruppo Fai Giarre-Riposto conta ormai un certo seguito, o come si dice adesso di followers; merito anche dei siti di qualità che ha saputo proporre negli ultimi anni al pubblico, in occasione degli appuntamenti canonici promossi dal Fai. Proposte che spesso hanno reso visitabili luoghi in genere chiusi, piccoli scrigni sconosciuti agli abitanti del circondario.  

Carta vincente di ogni evento sono anche gli “apprendisti ciceroni”, studenti delle scuole superiori che fanno da guida ai visitatori, riscuotendo sempre apprezzamenti. I ragazzi hanno così modo di fare un’esperienza formativa, che potrà tornare loro un giorno utile nel mondo del lavoro, i visitatori hanno modo di cogliere aspetti e dettagli che altrimenti non potrebbero rilevare. In questa occasione, a illustrare le particolari specie di piante del Radicepura garden festival sono stati gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore Leonardo di Giarre, guidato dalla dirigente Tiziana D’Anna. Alcuni di loro si sono anche esibiti con gli strumenti musicali, contribuendo a creare un felice connubio di musica, colori e odori che ha permesso ai visitatori di apprezzare ancor di più il sito. “Sono stati molto apprezzati gli apprendisti ciceroni dell’Istituto Leonardo di Giarre che hanno spiegato i singoli giardini, raccontandone la storia, il fascino e i misteri”, ha detto la capogruppo Fai Giarre-Riposto Giada Patanè. 


 

Tra le particolarità del Radicepura l’accento dato alla sostenibilità, con alcune composizioni di piante realizzate su delle piattaforme sostenute da paletti. O i giardini acquatici con il ricambio di acqua effettuato tramite una pompa eolica. Tutte prefigurazioni di come dovranno essere i giardini di un futuro sempre più presente. Il futuro del Fai è invece l’organizzazione delle Giornate di primavera, nel 2024.


Maria Gabriella Leonardi

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