Il Coordinamento delle donne della zona jonico-etnea, nella sede dell’associazione l’Agorà, ha invitato l’on. Giovanni Burtone, membro della Commissione sanità dell’Assemblea Regionale, per discutere sull’applicazione della legge 194/1978 e sul potenziamento dei consultori nella zona ionica e nel catanese. Presenti, come riferisce una nota, rappresentanti della Fidapa di Giarre-Riposto, della Società giarrese di Storia Patria, i presidenti di Cittadinanza Attiva, l’Agorà, Articolo 1, Cinecircolo l’Agorà, Luogocomune, assistenti sociali e cittadini interessati. Nunziatina Spatafora, del Coordinamento, ha ricordato come le donne di Giarre già negli anni ‘70 hanno intrapreso azioni di sollecito verso la Regione e i comuni, rispettivamente per approvare la legge regionale secondo la legge quadro nazionale 194 e per attivare i consultori.
L’incontro era stato preceduto da una lettera inviata dallo stesso Coordinamento all’Asp di Catania per capire lo stato dell’arte e sollecitare il ripristino dell’attività di prevenzione dei consultori. Molti gli interventi dei partecipanti. Per l’on. Giovanni Burtone sono sacri i diritti allo studio e alla sanità e campanello d’allarme sono la dispersione scolastica e l’abbandono dei servizi territoriali a fronte di ingenti risorse per i centri di eccellenza della città. Senza depauperare i centri di eccellenza occorre investire anche su servizi territoriali come i consultori sui quali anche i comuni potrebbero svolgere un ruolo diverso pur restando di competenze regionale. Sulla mancanza di medici ha ricordato la sua storica contrarietà verso il numero chiuso a Medicina. Proprio in questi giorni la commissione regionale sanità sta presentando all'Ars un disegno di legge per aprire in Sicilia il numero chiuso nella facoltà di medicina.
Burtone approfondirà dati sull’applicazione della legge 194 e sui consultori per intraprendere azioni istituzionali e sociali, mentre le associazioni si sono impegnate per una raccolta di firme, puntando soprattutto sulle scuole.
Mgl
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