Giarre festa per il primo anno di diaconato di don Salvo Parisi

 

Festa nella comunità parrocchiale Gesù Lavoratore per il primo anniversario dell’ordinazione diaconale di don Salvo Parisi, diventato diacono permanente un anno fa, nel santuario di Vena per l’imposizione delle mani e la preghiera di consacrazione del vescovo di Acireale Antonino Raspanti. Il diacono, nella Chiesa cattolica, è un ministro di culto, è ministro ordinario della comunione, proclama il Vangelo e l’omelia, può impartire benedizioni e, su delega del parroco, anche presiedere la celebrazione del matrimonio. Don Salvo, nella sua omelia, ha ringraziato per i doni ricevuti in questo primo anno e la comunità parrocchiale per l’affetto con cui lo ha circondato. Presenti, per l’occasione, oltre al parroco della comunità don Antonio Pennisi, e al vice parroco don Deva Narra, anche l’arciprete del Duomo, don Nino Russo, e i diaconi del IV vicariato: don Salvatore Troianini, don Mario Finocchiaro e don Lorenzo Schillaci.  Hanno animato la liturgia,il tenore Leonardo Lanzafame e l'organista Alessandro Benedetto. 《Per un diacono un sacerdote un vescovo - ha detto don Antonio -  ciò che conta è favorire la salvezza dei fratelli. Quando avviene questo sono davvero realizzati; se non avviene tutto è sprecato》. Don Antonio ha quindi chiesto di pregare “il Signore della messe” perchè “mandi operai alla sua messe”: sacerdoti, diaconi, consacrati, ma anche catechisti, operatori caritas, persone che sentendo la chiamata del Signore dedichino del tempo al servizio della comunità.

Maria Gabriella Leonardi

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