A San Giovanni Montebello si riscopre la tradizione della decorazione delle edicole votive

 Far riscoprire ai più piccoli un’antica tradizione locale ormai perduta. E’ quanto è accaduto nella frazione di San Giovanni Montebello dove i bambini della scuola primaria del paese hanno finito di decorare le edicole votive (cunzari i Coni). Si tratta di un’antica usanza ripresa, quest'anno,  dalla Pro Loco San Giovanni Montebello che ha addobbato cinque edicole votive secondo il sistema tradizionale, ovvero con pungitopo, agrifoglio ed agrumi. "Quando non erano ancora diffusi i presepi nelle case - dice il presidente della locale Pro Loco, prof. Giovanni Patanè - ci si riuniva durante i nove giorni che precedevano il Natale proprio davanti alle edicole votive che venivano addobbate dalla popolazione; lì si pregava, cantando i ninnareddi, accompagnati da strumenti a fiato o a corda. Alla fine del Natale i frutti che erano stati appesi venivano mangiati, specie dalle persone più povere e da questo deriva il detto “Ti calasti na cona”. Come Pro Loco ci siamo permessi solo una piccola aggiunta rispetto agli addobbi tradizionali, ovvero dei mini cucciddati e delle mini vastedde di pane offerte da un panificio locale; questo perché il paese di San Giovanni Montebello è famoso per il pane e ci sembrava doveroso mettere sulle cone un'eccellenza paesana". Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco Leo Cantarella, l'assessora Antonella Santonoceto ed il consigliere Salvo Cavallaro.

Maria Gabriella Leonardi

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