Riposto, grazie al Fai si scopre l'"inaspettato e prezioso scrigno di Palazzo Tabuso, sede della Guardia di Finanza

 

In occasione delle Giornate Fai d’autunno, tantissimi visitatori, 350 circa solo sabato, hanno approfittato dell’apertura straordinaria al pubblico di Palazzo Tabuso, attuale caserma della Guardia di Finanza a Riposto. La via Gramsci, arteria in cui si trova il palazzo, per l’occasione è stata chiusa al transito per agevolare il flusso di visitatori.

Grazie al Gruppo Fai di Giarre-Riposto, i visitatori hanno potuto ammirare non solo le stanze, dai preziosi soffitti, ma anche il Museo realizzato all’interno dell’edificio dove sono esposti reperti archeologici sequestrati dai militari, nel territorio compreso tra Giarre, Riposto e Mascali.


Ad accompagnare i visitatori gli studenti-Ciceroni del Liceo Amari che, anche con professionalità, hanno saputo illustrare le peculiarità dei reperti e sottolineato l’importanza della restituzione alla collettività e fruizione pubblica, ricordando quanto dice la Costituzione italiana: "L'Italia promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione".   

Come spiega il sito del Fai,   “Palazzo Tabuso, tipico della zona, venne costruito agli inizi del 1900 e confiscato agli originari proprietari a causa dei loro debiti verso l'erario. Successivamente, intorno al 1940, la struttura fu adibita a caserma per essere assegnata alla Regia Guardia di Finanza per il trasferimento del Comando del Corpo. Il fabbricato ricade in zona c.d. vincolata paesaggisticamente e tra il 2005 ed il 2011, sono stati svolti dei lavori di restauro e manutenzione straordinaria”.


La responsabile del Gruppo Fai Giarre Riposto, avv. Giada Maria Patanè spiega: “Con questa apertura il Gruppo Fai di Giarre ha realizzato due obiettivi: da un lato rendere accessibile al pubblico un sito come palazzo Tabuso che solitamente è chiuso e quindi permettere di conoscere la bellezza di questo palazzo che è un gioiello nascosto del nostro territorio. E poi, grazie alla sinergia con la Guardia di Finanza, sono stati resi fruibili alla collettività i beni sottratti dalla Guardia di Finanza a coloro che li avevano depredati dai siti archeologici. Questa è la funzione sociale svolta dal Fai che consente, attraverso queste aperture, di restituire ai legittimi proprietari, cioè alla collettività, beni illegittimamente sottratti. Senza il prezioso contributo della Guardia di Finanza tutto ciò non sarebbe stato possibile”. 

Domenica 16 ottobre pomeriggio, dalle 15 alle 18, sarà ancora possibile visitare Palazzo Tabuso.

Maria Gabriella Leonardi

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