Giarre, i dubbi delle associazioni animaliste sulle agevolazioni Tari per chi adotta un cane

 

Le associazioni animaliste Arca di Riposto e l’E.n.p.a. di Giarre sono perplesse sulle agevolazioni sulla Tassa rifiuti per chi adotta un randagio dal canile e in comunicato indicano una serie di domande. Innanzitutto, riguardo l’agevolazione del 30% sulla bolletta Tari “a vita” chiedono «“A vita” di chi? È bene specificare del cane X numero di microchip Y così si capisce che il proprio beneficio è legato alla vita ed al benessere del cane». In secondo luogo, ritengono importante chiarire che i cani «in affido lo sono già presso la struttura che li ospita ma sono di proprietà del Comune, quindi per ottenere l’agevolazione devono passare, con l’adozione di proprietà del privato che si assume tutte le responsabilità e che garantisce le cure interamente a suo carico». Le associazioni fanno presente che

non tutti i cani nei canili sono adottabili per svariati motivi per cui presumono che ci sia a disposizione un elenco (stilato da esperti veterinari ed educatori cinofili) con numero di microchip e caratteristiche per favorire una scelta mirata. Le associazioni chiedono se l’adozione è corredata da un modulo di pre-affido per vagliare se le condizioni sono favorevoli all’accoglienza del cane, chi sono i responsabili del controllo che le dichiarazioni corrispondano alla realtà e i controlli post-affido a chi sono affidati. Chiedono, inoltre, se è previsto un accordo con qualche veterinario privato o tutte le spese sono a carico dell’adottante. E poi alla annuale scadenza della Tari verrà controllato il diritto al perdurare dell’agevolazione (cioè il buono stato del cane) E da chi?».

Le associazioni auspicano che le buone intenzioni, assolutamente legittime, non si trasformino in vie per l’inferno per poveri animali, sottolineando che fare le leggi è facile, difficile è farle rispettare.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 15 luglio 2022

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