Giarre, inserire le contrade del vino di San Giovanni Montebello nel disciplinare di produzione del vino Etna doc

 

Inserire le contrade del vino di San Giovanni Montebello nel disciplinare di produzione dei vini a denominazione di origine controllata "Etna". Lo chiede il presidente della neonata Pro Loco di San Giovanni Montebello, prof. Giovanni Patanè, in una lettera indirizzata al  Consorzio tutela vini Etna doc e per conoscenza al Sindaco di Giarre. Perché è importante questo inserimento lo spiega lo stesso Patanè: «L’utilizzo del toponimo delle contrade è fondamentale per la conservazione degli elementi salienti della tradizione contadina, per il valore evocativo che ancora oggi le contrade hanno quando si parla di vino e per la valorizzazione del territorio in ragione della vocazione alla produzione vitivinicola di qualità».

Come si legge nella missiva, l’abitato di San Giovanni Montebello è stato in passato caratterizzato da grandi vigne appartenenti a famiglie facoltose, tra cui: Mudò, Figuera, Finocchiaro, Galeano, Pennisi, Barone Papardo, Carpinato. In queste vigne erano presenti diversi tipi di vitigni «la cui grande varietà assicurava colori, profumi e sentori particolari nel vino». Le vigne erano una grande commistione di Muscatedda, ‘nzolia, nerello mascalese, caricante, cataratto, moscato di terracina, minnedda, malvasia, racina fraula cimiciara, zineuru, marama, akis, ed altre varietà. Il tipo di vino che veniva fuori da questa commistione differiva da una proprietà all’altra in base alle diverse percentuali delle varietà di uva, spesso conseguenza delle diverse quote del vigneto. «Spesso – spiega Patanè - succedeva che il vino, anziché venire identificato soltanto col nome della proprietà, venisse identificato col nome dei proprietari seguito dal nome della contrada: u vinu di Mudò a Ispenza Nova, u vinu di Peditunni a Riccini, u vinu da Lia ‘nte Spinoti, u vinu di Mudò ‘nto Ciapparu, e così via dicendo».

Alcune porzioni del territorio di Giarre, al confine con altri Comuni, rientrano già nelle aree individuate dal disciplinare di produzione dei vini a denominazione di origine controllata Etna ma le relative contrade non risultano individuate con il proprio toponimo. Patanè ha chiesto che in sede di revisione del disciplinare siano menzionate le contrade Piano Grande - Moscarello (foglio 71 strada 62 via Petrulli Miscarello Salice), Paoli, Scarrone e Dispensa Nuova.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 19 giugno 2022

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