Acireale, al Cpia incontro con Libera su vittime di mafia

 

L’imprenditore Francesco Vecchio, originario di Acireale, e il giovane odontotecnico di Niscemi, Pierantonio Sandri sono stati al centro di una conferenza tenutosi nell’Istituto Galilei di Acireale, sede del Cpia Catania 2, guidato dalla dirigente Rita Vitaliti. L’incontro, a cui hanno partecipato le responsabili dell’associazione Libera di Acireale: prof.sse Mariagrazia Pennisi, Pina Palella e l’avv. Elisa Marino, è stato organizzato dalle referenti del punto di erogazione prof.sse: Anna Desimone e Vera Guarrera. Hanno partecipato i docenti e gli alunni del I livello, adulti italiani e stranieri che seguono un percorso per il conseguimento della licenza media o per l’attestazione del biennio superiore e alcuni corsisti di alfabetizzazione. Durante l’incontro sono state ripercorse le vicende di Vecchio e Sandri. Francesco Vecchio fu assassinato mentre tornava a casa da lavoro, era dirigente dell’Acciaieria Megara di Catania  e svolgeva il suo lavoro con rigore.  L’acciaieria Megara dopo l’aggiudicazione di un finanziamento di 60 miliardi di lire con cui si sarebbe dovuta ampliare, era entrata negli interessi della malavita organizzata. I problemi per Francesco Vecchio iniziarono quando gli venne affidata la gestione del personale, fino a quel momento sotto il controllo del direttore dell’ufficio tecnico. Cominciarono gli episodi intimidatori che avvertivano l’imprenditore di farsi gli affari propri se non voleva che finisse male. Fu ucciso il 31 ottobre 1990 nella zona industriale di Catania all’età di 52 anni.

Pierantonio Sandri, giovane odontotecnico, scomparve il 3 settembre del 1995 senza lasciare tracce. Aveva 19 anni. Si era allontanato con un amico che era andato a prenderlo a casa. Non aveva con sé documenti e in tasca poco denaro, elementi che sin dall'inizio ne esclusero l'allontanamento volontario. Il 22 settembre 2009, in seguito alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, è stato rinvenuto il suo corpo nel bosco di Niscemi. A ucciderlo sarebbe stato un ex alunno della madre.Dalle indagini emerse che Pierantonio era stato ucciso perché aveva assistito all'incendio di un’auto da parte di una gang di giovani mafiosi che cercava di rendere più incisiva una richiesta di pizzo. Nel timore che il giovane denunciasse decisero di strangolarlo.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 13 aprile 2022

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