Giarre, nella chiesa Gesù Lavoratore calice profanato dall'Isis in Iraq

 

Sino a domenica sarà esposto nel presbiterio della chiesa “Gesù Lavoratore” un calice bruciato e profanato, proveniente dalla Basilia di Al Tahira a Qaraqosh, in Iraq. L’edificio sacro che lo conteneva fu danneggiato dall’Isis dall’agosto del 2014 all’ottobre del 2018. Il calice è arrivato a Giarre attraverso l’associazione “Aiuto alla chiesa che soffre” e la referente Loredana Garofalo. Ad oggi nella Piana di Ninive circa 10mila famiglie sono tornate a casa, quasi la metà di quelle sfollate. Nel 2003 in Iraq i cristiani erano 1,3 milioni, oggi sono meno di 250mila.

«Questo calice ed altri oggetti sono stati recuperati da una chiesa distrutta dall’Isis», spiega il parroco di Gesù Lavoratore, don Antonio Pennisi. «Questi oggetti stanno girando nelle nostre comunità cristiane – aggiunge – testimoniano la fede di questi credenti costretti a lasciare i loro villaggi. In occasione del passaggio di questi oggetti vengono anche raccolti fondi per ricostruire le case e le chiese».

Maria Gabriella Leonardi

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