Giarre, uno spettacolo teatrale dentro la casa circondariale in occasione del Natale

 

Il Natale dentro la casa circondariale di Giarre ha vissuto il suo momento clou con lo spettacolo realizzato dai detenuti iscritti ai percorsi di istruzione per adulti del Cpia Catania 2, in seno al progetto scolastico “Teatro InCanto”. Grazie alla formazione offerta dal Cpia Catania 2, che ha sede a Giarre ed è guidato dalla dirigente Rita Vitaliti, i ragazzi detenuti possono conseguire la licenza media o il secondo periodo didattico o percorsi di alfabetizzazione.


Da quasi due anni non si svolgevano attività teatrali dentro la casa circondariale e, grazie alla disponibilità della direttrice Milena Mormina, dell’area educativa e della sorveglianza carceraria, il teatro ha riaperto le sue porte al mondo esterno. In collaborazione con la corale zafferanese Schola Cantorum Aetnensis, i detenuti hanno messo in piedi uno spettacolo costruito sul connubio di musica e versi. Hanno scelto di mettersi in gioco, unendosi al canto della corale, fondata dal maestro Santo Russo e ora diretta dalla maestra Ata Pappalardo. La corale, da parte sua, ha accolto con entusiasmo l’invito a far parte del progetto teatrale, proposto dalla scuola tramite gli insegnanti in servizio presso la casa circondariale. Sul palco i ragazzi si sono cimentati nell’interpretazione di alcune poesie scelte con cura, hanno recitato versi provenienti da tutto il mondo, tra cui versi di Gandhi, Tali Sorek, Rodari e Dickinson, anche i versi in siciliano del poeta contemporaneo Rocco Chinnici che ha donato ai detenuti la sua poesia “Amuri pi li propri cari”. Non è mancata la canzone neomelodica che ha coinvolto l’intero pubblico.

Come spiegano dal Cpia, le performance del progetto Teatro InCanto sono state il culmine di una serie di attività che si sono svolte nella casa circondariale nel periodo natalizio. Gli studenti sono stati coinvolti anche nella preparazione artigianale delle decorazioni natalizie durante laboratori volti a promuovere la creatività personale, lo spirito di collaborazione e di condivisione di intenti. I prodotti di queste attività sono diventati in parte scenografia per lo spettacolo finale, in parte sono stati donati e inviati dai detenuti a Papa Francesco.

MGL

Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 29 dicembre 2021

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