Giarre, al Cpia a lezioni di italiano lingua seconda

 

Nella sede di viale Libertà 151, il Cpia Catania 2, guidato dalla dirigente Rita Vitaliti, ha organizzato la cerimonia conclusiva di sei percorsi didattici che hanno coinvolto circa 200 stranieri dei Paesi Terzi, cioè non facenti parte dell’Unione europea. Il Cpia Catania 2 collabora con il Ministero dell’Interno e l’Assessorato regionale della famiglia delle Politiche sociali e del lavoro per attivare corsi di formazione linguistica sostenuti dal F.a.m.i., (Fondo asilo, migrazione e integrazione) strumento finanziario che promuove una gestione integrata dei flussi migratori. Il progetto prevede anche la “Formazione dei Formatori” per la preparazione degli insegnanti impegnati nell’istruzione degli adulti nel percorso Fami di formazione civico linguistica. Dallo scorso luglio, secondo i piani regionali per la formazione civico linguistica dei cittadini di Paesi Terzi 2018-2021”, il Cpia Catania 2, partner insieme alla Rete Cpia Sicilia, Usr Sicilia, dell’Assessorato Politiche sociali e famiglia della Regione siciliana e del Ministero dell’Interno, ha avviato il progetto Fami “L’Italiano: la strada che ci unisce”, da cui sono stati finanziati 16 corsi per l’apprendimento dell’italiano come lingua seconda. I corsi hanno coinvolto diverse realtà territoriali, tra cui lo Sprar di Fiumefreddo-Mascali, la  comunità di  accoglienza di Randazzo, i punti di erogazione del Cpia di Giarre e  di Acireale. Durante la cerimonia sono stati consegnati ai corsisti kit didattici comprendenti uno zaino con astuccio, quadernoni e cancelleria. Nei prossimi giorni partiranno altri percorsi formativi finalizzati all’integrazione linguistica e culturale degli studenti con background migratorio.

Maria Gabriella Leonardi

Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 9 dicembre 2021

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