Giarre, il vulcanologo Behncke a proposito della convivenza con l'Etna

 

Lo rifarà. L’Etna tornerà a sbuffare cenere, non può cambiare lei, siamo noi che dobbiamo cambiare e non sempre e solo chiedere aiuto allo Stato. Un folto pubblico ha assisto, al Sicilia hotel spa, alla conferenza tenuta da Boris Behncke, vulcanologo dell’Ingv, e promossa dal Rotary club riviera jonico etnea, presieduto dall’avv. Francesco Trombetta. Il ricercatore tedesco che spiega ai siciliani l’attività dell’Etna ha presentato il costante monitoraggio del vulcano e il lavoro di interpretazione dei segnali, soffermandosi sull’intensa attività degli ultimi tre anni, dal sisma di Santo Stefano del 2018 sino alla grande eruzione del 2021 inaugurata dal grande parossismo del 16 febbraio 2021. Lo studioso ha smentito anche fakes news che circolavano sui social. «Non cade mai qualcosa di incandescente sui paesi – ha detto con ironia - quei lapilli incandescenti che avrete visto sui social saranno stati resti di qualche arrusti e mangia». All’incontro era presente anche il Rotary di Randazzo presieduto da Teresa Maccarrone. Dal 16 febbraio al 23 ottobre ci sono stati 52 parossismi, molti dei quali con piogge di cenere sui comuni etnei, tranne che su Randazzo.

La bellezza dell’Etna è quella di potere ammirare le eruzioni e i parossismi senza rischiare. Ma poi c’è il problema della gestione della cenere e lì Behncke ha mostrato articoli degli anni passati. Ogni volta è stata emergenza, ci si lamenta, ci si trova impreparati, si chiedono aiuti allo Stato,  poi, appena i fenomeni scompaiono, ci si dimentica di tutto. E dopo qualche anno si ricomincia da capo. Ma l’indole di un tedesco è diversa dalla tendenza al vittimismo di tanti siciliani; e infatti il vulcanologo ha indicato come esempio la città giapponese di Kagoshima che con il vulcano Sakurajima ha lo stesso problema che abbiamo con l’Etna. Ma lì i mezzi per la pulizia delle strade sono già pronti ad intervenire, ai cittadini vengono forniti sacchetti resistenti per raccogliere la cenere e indicati i siti dedicati dove portarla.  

MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 21 novembre 2021

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