Al Fermi-Guttuso commemorato il "Delitto di Giarre"

 

A distanza di 41 anni dal ritrovamento dei corpi senza vita di Giorgio e Toni, gli “ziti di Giarre”, nell’Iis “Fermi-Guttuso” si è tenuta la commemorazione di quel tragico evento. Proprio nel terreno dove oggi sorge l’istituto Fermi, 41 anni fa, furono ritrovati i due cadaveri. Per ricordare l’accaduto, nell’aula magna della scuola, guidata dal dirigente Gaetano Ginardi, è stato presentato il volume “Il delitto di Giarre”. Presente l’autore, Francesco Lepore, giornalista e studioso di storia della spiritualità cristiana in epoca medievale e moderna, già sacerdote. Hanno dialogato con lui Angela Bottari, che da deputata del Pci fu redattrice primo testo contro la violenza sessuale sulle donne, e l’avv. Paolo Patanè, giarrese e dal 2010 al 2012 presidente di Arcigay. L’incontro rientrava nel progetto “Alterità e pari opportunità”, ispirato all’art.3 della Costituzione, e portato avanti dalle docenti Giusy Torrisi e Alessandra Nucifora.

Gli studenti hanno seguito l’incontro con attenzione ponendo varie domande. La presentazione del libro è stata un pretesto per ricostruire un pezzetto di storia locale, attraverso un evento che ha segnato un cambiamento a livello nazionale. Dopo l’omicidio dei due giovani ziti, infatti, si innescò un movimento di sdegno e una maggiore presa di consapevolezza che ha portato alla nascita dell’Arcigay. «La vita di ciascuno nella misua in cui si realizza compiutamente è una ricchezza per tutti», ha sottolineato durante l’incontro Patanè. «La matrice di questo delitto – dice la prof.ssa Torrisi - si può individuare nel delitto d’onore che accomuna le donne e tutte le vittime del patriarcato». A riprova della presa di coscienza di quanto accaduto c’è l’idea degli studenti del Liceo artistico Guttuso che hanno proposto di realizzare un’opera commemorativa.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 28 novembre 2021 

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