Giarre, i giochi nuovi di piazza Immacolata già imbrattati dai writers

 

Salviamo i giochi per i bambini, da poco installati in diversi parchi e villette comunali. Un papà si è, infatti, accorto che i giochi nuovi installati nella villetta di piazza Immacolata, un tempo detta bambinopoli, sono stati imbrattati da scritte dei soliti writers; scritte senza senso che servono solo a deturpare: può essere questo l’inizio di danneggiamenti? Il passo successivo sarà quello di rovinare questi giochi?

Giarre non è una città per bambini: per tanti anni non ci sono stati giochi pubblici nei principali spazi a  verde e i genitori portavano i figli alle giostre di altri comuni. La ludoteca è stata incendiata, l’asilo nido, per via di varie vicende, non è stato ultimato. Un comune come Giarre di 28mila circa abitanti non è una città per bambini per via degli adulti che non hanno rispetto di quei pochi servizi pubblici destinati ai più piccoli. I writers imbrattano pure i muri di casa loro? Che esempio danno ai più piccoli di rispetto di un bene pubblico? L’area ludica di piazza Immacolata più che essere imbrattata necessita di un piccolo intervento migliorativo: dei genitori segnalano che proprio sotto i giochi ci sono delle pietre affioranti, qualcuno si è già fatto male e sarebbe necessario rimuoverle e collocare un tappetino di gommaMa la circostanza più sconfortante sono le siringhe, insieme a bottiglie di birra che ogni settimana vengono trovate dagli operatori del mercato del contadino che ripuliscono la villetta il sabato per allestirvi il mercato la domenica. Insomma, con siringhe, bottiglie e scritte, di bambinopoli è rimasto davvero poco in piazza Immacolata. Numerosi spazi pubblici sono frequentati da tossicodipendenti. Come il parco Jungo, dove prosegue il braccio di ferro tra il Comune e i vandali e tossici che si ritrovano dentro l’area a verde. Ora sono stati di nuovo collocati dei blocchi di cemento per inibire l’accesso da un ingresso minore dove più volte aveva ceduto il cancelletto.

Residenti della zona del parco Jungo, come anche genitori che portano i bambini ai giochi di piazza Immacolata, chiedono per arginare questo degrado l’installazione della videosorveglianza, ma lo chiedono a un Comune che è a corto di risorse e di personale. 

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 25 ottobre 2021

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