Giarre, donne, femminicidio e la parità tra i sessi ancora da raggiungere

 

“Donne: tra libertà e femminicidio” è stato il tema di un incontro promosso dalle associazioni Luogocomune, L’Agorà e Articolo1, tenutosi nell’oratorio festivo e moderato da Alfredo D’Urso e Teresa Sciacca. Un incontro che si è svolto per iniziativa di uomini, come ha evidenziato una delle relatrici, Nunziatina Spatafora, presidente del Comitato unico di garanzia (Cug) Catania. «La violenza fa parte della nostra civiltà - ha detto – sono stati necessari 20 anni per giungere, nel 1996, a una legge sulla violenza sessuale che affermasse che la violenza era un’offesa alla donna e non alla morale, come sosteneva, invece, il Codice Rocco». Come affrontare il fenomeno? Non solo con azioni repressive: occorre pensare anche a un processo di accompagnamento degli uomini. Nunziatina Spatafora, in tal senso, ha riferito che il Cug ha chiesto al prefetto di inserire nei protocolli per la prevenzione e il contrasto della violenza alle donne anche la presenza di figure come psicologi o psichiatri che svolgano questa funzione di accompagnamento degli uomini. Importanti anche i progetti di sensibilizzazione nelle scuole, che però, in genere, non riescono a coinvolgere tutti gli studenti. L’insegnante Chiara Nastasi ha poi parlato della libertà al femminile e della difficoltà delle donne ad affermarsi: solo poche donne, infatti, ricoprono ruoli apicali.

Ricordato poi anche un incontro/dibattito sulla violenza sessuale, tenutosi a Giarre nel 1988 e promosso dal coordinamento donne comuniste: insomma tanta strada è stata fatta, ma ancora ce n’è tanta da fare.

Mgl

Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'8 ottobre 2021

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