Giarre, petizione per sollecitare interventi rimozione cenere presa in considerazione dalla Camera dei Deputati

 

«Servono piani di azione, esattamente alla stessa stregua dei paesi montani che adottano delle programmazioni predefinite per lo sgombero della neve in inverno. Servono aiuti dallo Stato per le pulizie di tetti e grondaie di edifici pubblici e privati. Servono deroghe di almeno 6-12 mesi per le quote Tari, regolamentate da normative regionali o statali, e finanziamenti ai Comuni in sostituzione di tali quote. Servono azioni mirate per sostenere le persone che a causa di tale situazione soffrono o soffriranno di patologie respiratorie, danni alla vista e tutte quelle condizioni di salute legate all'aria insalubre che ormai da mesi caratterizza la nostra zona, come è facilmente deducibile da qualsiasi sito web valido di meteorologia.
Il cittadino non può pagare i danni e le conseguenze legate alla "quotidiana" caduta di ceneri e lapilli». Sino a ieri, per queste richieste, hanno firmato 2500 persone, una petizione su change.org, sito che lancia petizioni on line. A promuoverla il prof. Rosario Melissa che l’ha poi inviata all’Ars, al presidente della Regione, ai sindaci dei Comuni coinvolti e al Parlamento.
 Anche se solo on line e non cartacea la petizione è stata presa in considerazione e il promotore ha ricevuto una telefonata da un funzionario della Camera dei Deputati. Il funzionario ha riferito che la petizione sarà assegnata per una futura eventuale proposta di legge. «Speriamo che sia la volta buona: questa telefonata ci dà un minimo di speranza», dice Rosario Melissa.

Frattanto, in una nota, Matilde Siracusano, deputata siciliana di Forza Italia annuncia di avere presentato, insieme alla collega Stefania Prestigiacomo, un’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, per chiedere al governo immediate iniziative per sostenere, anche economicamente, gli enti locali costantemente interessati dagli effetti collaterali delle periodiche eruzione del vulcano Etna. 

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 3 settembre 2021

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