Per la prima volta Giarre rielabora pubblicamente la vicenda di Toni e Giorgio

 

Per la prima volta Giarre rielabora pubblicamente la vicenda di Toni e Giorgio, i due ragazzi, detti “i due ziti”, trovati morti ammazzati, uno accanto all’altro, nel 1980, in un terreno agricolo del Principe Grimaldi. Una vicenda rimasta non chiarita ma che provocò un’ondata di sdegno e rabbia nel mondo omessessuale italiano che portò poi alla nascita dell’Arcigay. L’occasione per ripercorre quanto accaduto l’ha data la presentazione del romanzo “Il silenzio dei giorni”, scritto dalla giornalista Rosa Maria Di Natale e ispirato alla vicenda dei due “Ziti di Giarre”. La presentazione del libro, moderata dal giornalista Salvo Catalano, si è tenuta in piazza De Andrè ed è stato l’ultimo degli appuntamenti previsti per quest’estate nella pittoresca piazza. Presente all’incontro l’avv. Paolo Patanè, giarrese, già presidente nazionale dell’Arcigay. La vicenda di Toni e Giorgio era tornata alla ribalta l’anno scorso, in occasione dell’unione civile di Massimo Milani e Biagio Gino Campanella, da decenni in prima fila per i diritti degli omosessuali e che hanno deciso di unirsi civilmente a Giarre nel 40° della morte di Toni e Giorgio. Per l’occasione erano in programma varie iniziative pubbliche che, però, poi non si sono potute tenere per via delle restrizioni dovute al covid. «Accanto alla Giarre che rimosse quella vicenda c’era anche una Giarre coraggiosa – ha ricordato Paolo Patanè-. Questa vicenda è accaduta come ne sono accadute altre in tante parti d’Italia, però, di certo, per 40 anni questa è stata rimossa». 



Tra gli interventi hanno portato la loro testimonianza due docenti dell’ Iis “Fermi-Guttuso” che, nei mesi scorsi, hanno organizzato un incontro di  sensibilizzazione degli studenti: proprio la sede del Fermi in via Maccarrone si trova a poca distanza da dove furono trovati i due cadaveri.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 24 luglio 2021

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