Giarre, nuovi danni al parco Jungo segnalati dai residenti

 

Continuano gli atti vandalici al parco Jungo, rilevati da residenti nei pressi dell’area a verde che segnalano tutto alla polizia municipale e che, soprattutto, attendono che l’amministrazione comunale adotti provvedimenti per mettere in sicurezza l’area. L’ultimo danneggiamento rilevato riguarda le botole dei fili elettrici: sono stati staccati sia i telai  che le botole. Probabilmente, in questi casi, c’è chi cerca di raggranellare qualcosa vendendo il ferro: il guadagno per chi vende il ferro è pochissimo mentre il danno per il comune è notevole, oltre che l’acquisto del materiale poi occorre un incarico al fabbro per ripristinare la copertura delle botole e se al Comune non ci dovessero essere i soldi per la riparazione le botole restare scoperte e rappresentare un pericolo. Ma non è l’unico nuovo danno rilevato dai residenti. Infatti, accanto all’ingresso piccolo di corso Lombardia è stato trovato il quadro elettrico manomesso e gli interruttori staccati. Anche in questo caso potrebbe trattarsi di danni provocati da persone che cercano rame, peraltro manomettere un quadro elettrico è pericoloso. 



Appena qualche giorno fa gli stessi residenti avevano rinvenuto in una zona del parco numerose siringhe che fanno temere che l’area a verde sia diventata ormai meta di tossicodipendenti. I numerosi danni rilevati negli ultimi giorni aggravano la situazione in cui versa il parco Jungo e accrescono le somme necessarie per effettuare le riparazione e ripristinare l’area a verde per renderla di nuovo fruibile e sicura. Di certo, se prima non si provvede alla custodia del parco, a garantire l’apertura e chiusura dei cancelli, a ripristinare la ringhiera divelta è inutile provvedere alle riparazioni. Il parco Jungo è uno dei parchi più importanti di Giarre, adesso, in estate avrebbe dovuto ospitare spettacoli nell’anfiteatro, invece non passa settimana senza registrare nuovi danni e atti vandalici. In mancanza di sorveglianti, custodi e telecamere una soluzione potrebbe pure essere affidarne la custodia a privati che all’interno potrebbero crearvi un chiosco, seguendo l’esperienza del parco Chico Mendes. Un affidamento a privati richiede una procedura che, ormai, a meno di tre mesi dalle elezioni non è praticabile. Ma un argine a questo continuo degrado è necessario.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 25 luglio 2021

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