Nella prima decade di agosto è previsto che partano i centri estivi. Giarre, come tutti gli altri comuni, ha emanato l’apposito avviso. A differenza dell’anno scorso, quest’anno saranno i centri che comunicheranno al Comune quanti bambini possono accogliere. Con il decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, “Misure urgenti connesse all'emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”, sono stati stanziati fondi ai comuni per il finanziamento dei centri estivi o di servizi socio educativi territoriali con funzione educativa e ricreativa, da realizzare anche in collaborazione con enti pubblici e privati, ad esempio le parrocchie. I centri estivi e le altre attività educative non formali e informali sono un servizio di supporto per quelle famiglie che vogliono offrire ai propri figli altri momenti ricreativi e d'aggregazione nel periodo estivo. Nella determina all’albo pretorio è esplicitato che «E' interesse preminente dell Amministrazione Comunale, anche per gli effetti sociali e per il tessuto economico-sociale della città, che le associazioni e/o enti privati che gestiscono ed organizzano i centri estivi e le altre attività educative non formali ed informali, debbano essere messi, fin da subito, in grado di svolgere la propria attività, nel rispetto delle idonee prescrizioni adottate in materia di distanziamento sociale, con particolare attenzione rivolta agli aspetti igienici e di pulizia, al fine di ridurre al minimo i rischi di contagio tramite protocolli di sicurezza adeguati».
Entro il 29 luglio le strutture idonee a realizzare un centro estivo devono presentare al Comune progetti organizzativi delle attività educative non formali e informali, e delle attività ricreative per il benessere dei minori, in conformità alle linee guida adottate con l’ordinanza del Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia del 21 maggio 2021.
Commenti