Giarre, l'intensa produzione degli studenti del Guttuso raccontata e documentata nella scalinata del bersagliere

                               

La scalinata del bersagliere, accanto a piazza Duomo, ha fatto da sfondo, ieri mattina a 150 “oggetti poetici a reazione sonora”, dai pupi siciliani ai caratteristici tamburelli, realizzati dagli studenti del Liceo artistico Guttuso e collocati sui gradini per una installazione artistica finalizzata alla documentazione foto e video. «E’ l’ultima fase del progetto di Percorsi di competenze trasversali per l’orientamento (Pcto), l’ex alternanza scuola-lavoro, avviata dal Liceo artistico con aziende specializzate in decorazione di articoli tradizionali della cultura siciliana», spiega il dirigente del “Fermi-Guttuso”, Gaetano Ginardi. Presenti per l’occasione il sindaco Angelo D’Anna e gli assessori Ermelinda Nicotra e Alfio Previtera. «Sono stati coinvolti - aggiunge Ginardi – i 4 indirizzi del Liceo: arti figurative, tessuto, legno e metalli. Tutto quello che è esposto è stato lavorato dai ragazzi, partendo dalle materie prime, decorato nei minimi dettagli e poi assemblato all’interno dei nostri laboratori. Rappresenta una parentesi introspettiva sulla nostra cultura siciliana, in un momento in cui la pandemia ci porta a guardare all’interno di noi, della nostra storia e della nostra cultura».

Presenti anche i docenti che hanno seguito l’attività dei ragazzi: Marzia Andronico, Alessandra Nucifora, Giusy Torrisi, Mario Arcidiacono, Sergio Pelligra, Maria Raneri e Francesco Lanzafame. I ragazzi hanno anche interpretato alcune liriche e alcuni canti. Alessandra Nucifora, docente referente delle pari opportunità insieme alla prof.ssa Giusy Torrisi spiega: «Abbiamo integrato questa giornata all’interno del progetto “Alterità e pari opportunità”. Abbiamo scelto testi di poeti arabi di Sicilia in traduzioni nobili di scrittori del ‘900 per fare lavorare ragazz, del Fermi e del Guttuso sul tema della commistione tra la cultura araba e la cultura siciliana, approfittando di questo sfondo».

«E’ una sfida per cercare nuove modalità di proposta dell’arte in questo momento complicato – aggiunge Marzia Andronico -. Tradizionalmente abbiamo una rassegna che si tiene alla fine di ogni anno scolastico e si chiama “La materia creativa”, un contenitore per mostrare la produzione artistica del Liceo. In questo caso, avendo questa eccezionale produzione derivata dall’esperienza del Pcto volevamo trovare una cornice che potesse raccontare di più. L’intento è quello di esporre questi manufatti in un luogo significativo della città di Giarre per essere raccontato e documentato in modo diverso». 

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 14 maggio 2021

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