Giarre, cenere 2021: nuovo sito per stoccaggio temporaneo ma senza soldi dalla Regione non si può fare niente

 

Foto di Santo Di Guardo

Nuova cenere vulcanica si è riversata ieri su Giarre. Si tratta dell’ottavo parossismo dal 19 maggio scorso che però non ha dato spettacolo: la vista della zona sommitale era oscurata da nuvoloni

Giarre, come tutti gli altri comuni,  ancora attende i fondi dalla Regione e non può affidare nuovi incarichi; d'altra parte le ditte aspettano il pagamento dei due precedenti affidamenti e potrebbero non essere disponibili.  


L’assessore alla protezione civile Alfio Previtera riferisce che è stato individuato un nuovo spazio ove potere conferire, in via temporanea, ulteriori quantitativi di cenere. Si tratta dei campetti del parco regionale di Trepunti, mai utilizzati, e che si trovano accanto al sito dove già sono state depositate le 20mila tonnellate già raccolte. C’è però un dislivello con la strada da eliminare, sono state trovate le somme necessarie per questo banale intervento ma ancora occorre l’impegno di spesa e l’affidamento. Secondo Previtera il milione e 80mila euro di spese stimato inizialmente non basterà. Dalla Protezione civile lo scorso 12 maggio è arrivata una lettera in cui si comunica che si sta vagliando di conferire la cenere in cave in disuso. «La dichiarazione regionale di stato di emergenza e la dichiarazione di stato mobilitazione nazionale in cosa si è tradotto per noi? abbiamo bisogno di risposte urgenti», dice il sindaco Angelo D’Anna che afferma che un simile quantitativo di cenere non si era mai riversato su Giarre e che l’amministrazione comunale non vuole lasciare debiti.

Frattanto, scoppia sui social anche la polemica per la cenere che è rimasta nel campo di San Giovanni Montebello. L’equivalente di 10 camion. Sindaco e assessore ricordano che il deposito di quella cenere è avvenuto in emergenza, in un momento di grandissima difficoltà, mentre velocemente è stata adeguata l’area di Trepunti.

Ieri l’Ingv ha rilevato valori del tremore dei condotti magmatici interni dell’Etna su livelli alti. Lo stesso Ingv ha emesso un avviso per l’aviazione di colore rosso, il massimo livello di allerta, anche se il fenomeno non ha condizionato l’attività dell’aeroporto. 

MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 28 maggio 2021


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