Giarre, 80enni fragili attendono ancora vaccinazione domiciliare. Sindaco fa appello ai medici di base

 

80enni che non possono uscire di casa e che ancora aspettano di essere vaccinati. Tante segnalazioni sono giunte al sindaco Angelo D’Anna che le ha esposte all’Asp. Un problema noto, tant'è che quest’ultima sul problema della lentezza delle vaccinazioni domiciliari aveva informato i sindaci della Città metropolitana in una videoconferenza, tenutasi nei giorni scorsi, durante la quale sono stati illustrati i correttivi. «I tempi sono molto lunghi rispetto alle richieste – dice D’Anna -. La soluzione è cercare di intervenire con i medici di famiglia a cui rivolgo un appello affinchè possano cominciare, in maniera massiva, a rendere questo servizio ai loro pazienti. Come Comune assicuro la mia disponibilità all’Asp, alla direzione e al distretto, per mettere a disposizione locali ampi, con facilità di parcheggio se questo può aiutare ad accelerare il processo di vaccinazione. Ad esempio, nella zona artigianale dove abbiamo ampi spazi fruibili. Con la speranza che possano sanarsi i ritardi nella vaccinazione a domicilio degli anziani fragili».

Nelle ultime settimane sono state avviate le vaccinazioni anche senza prenotazione per le categorie fragili, dai 16 anni in su. Nell’ospedale di Giarre questo ha allungato le file. «Ho percepito che molti – riferisce D’Anna - attraverso delle certificazioni, venivano inseriti tra una vaccinazione e l’altra e questo ha creato dei rallentamenti rispetto a chi si era regolarmente prenotato. Questa situazione si è ripetuta più volte mentre restano molti anziani, più di quanto si immagina, che rientrano nelle categorie fragili che sono ancora in attesa della vaccinazione domiciliare».  

Residenti a Giarre vengono, inoltre, mandati altrove a vaccinarsi. «Nonostante a Giarre ci sia un centro vaccinazione – aggiunge il sindaco - molte persone vengono mandate in altri ambiti per essere vaccinati. Questo può essere un disagio: mi auguro che la maggior parte dei residenti a Giarre e dintorni possano essere vaccinati in questo territorio».

Infine, l’attesa riapertura del pronto soccorso. I lavori sono stati completati, le procedure per arruolare personale sono state avviate ma resta una grave carenza di personale sanitario in tutta la provincia. Tuttavia, si avvicina l’estate, la stagione in cui aumenta la popolazione e la domanda di assistenza sanitaria. «Con il direttore generale – dice il sindaco - da qui alla prossima settimana avremo modo di confrontarci per definire, con rapidità e urgenza, la riapertura del pronto soccorso, in vista della stagione estiva: non può che essere un servizio da mettere a disposizione dei cittadini, non solo dei residenti ma anche di quanti nel periodo estivo raggiungono le località di mare».

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 15 maggio 2021

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