Giarre, "rigenerare" l'area di via Trieste: un progetto degli architetti

 

Entro il 4 giugno i comuni con più di 15mila abitanti possono presentare al Ministero dell’Interno progetti anti degrado di rigenerazione urbana; Giarre potrebbe presentare uno o più progetto sino a 5milioni di euro. Se ne è parlato in un incontro in Municipio tra l’assessore ai lavori pubblici Dario Li Mura, la dirigente dell’area tecnica Giuseppa Leonardi e l’associazione di architetti Archlife, rappresentata dal presidente Salvo Patanè  e dalla componente Caterina Piro.  L’area di via Trieste che costeggia le case popolari secondo Archilife necessita di un intervento di “ricucitura urbana”. L’associazione, nel 2014, al suo primo convegno “La città che manca” invitò il gruppo di lavoro G124, voluto da Renzo Piano, che aveva lavorato alla ricucitura urbana di Librino. Il tema fu poi ripreso da un pon del Liceo Leonardo, in partenariato con l’associazione Archilife e nell’ambito del progetto  “La fabbrica dei desideri” fu chiesto ai liceali di proporre idee per questa area; le proposte fattibili sono state trasformate in idee-progetti dagli architetti Patanè e Piro e sviluppano servizi di socialità come orti urbani, biblioteca, pista ciclabile, vasca della pioggia, anfiteatro e altro. «Occorre utilizzare questi fondi per porre un argine e ricominciare a parlare di urbanità in un’area totalmente degradata», commenta Patanè. L’assessore Li Mura auspica che dopo l’incontro con gli architetti «Al più presto possa svolgersi analogo confronto con rappresentanti degli ingegneri e poi aprire un dibattito con la competente Commissione consiliare e con il Consiglio comunale per avviare una profonda riflessione rispetto alle opportunità di finanziamento che oggi si stanno prospettando».

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 7 aprile 2021

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