Giarre, rinviata al 2022 causa contro chiusura pronto soccorso. Il pronto soccorso pare riaprirà presto ma restano domande senza risposta

E’ stata rinviata al 14 marzo 2022 l’udienza riguardante la causa contro la chiusura del pronto soccorso di Giarre avviata, nel 2017, da varie associazioni giarresi e da due ex consiglieri comunali contro l’Azienda sanitaria provinciale di Catania. Motivo dell’ennesimo rinvio la necessità di definizione delle cause più urgenti o precedenti, risalenti agli anni 2013, 2014 e 2015.

Cinque anni per giungere a nulla, dopo che il Tar aveva dichiarato di non essere competente su questo argomento e la causa è passata al giudice civile. Mai ascoltati testimoni, né consultati consulenti, come era stato chiesto. Frattanto, cambiando il governo regionale anche l’orientamento nei confronti dell’ospedale di Giarre è cambiato, sono stati fatti investimenti, da mesi sono in corso lavori per riaprire il pronto soccorso e ultimamente sono stati anche emanati avvisi per reclutare il personale sanitario necessario. Pare che la politica sia stata più veloce della giustizia, dando in qualche modo ragione a chi aveva fatto ricorso: il bacino giarrese non poteva restare senza un pronto soccorso. Secondo i ricorrenti la chiusura del pronto soccorso era contraria ai parametri previsti dalla normativa primaria e costituzionale. Il problema, quindi, è risolto e questa causa è superata? E’ cessata la natura del contendere? Resta il fatto che dopo la chiusura del pronto soccorso di Giarre sono morte alcune persone: è stato in qualche modo conseguenza di un servizio venuto meno? Una risposta a cui non potrà essere questo procedimento a dare risposta e che, comunque, non è facile da dimostrare. L’avv. Giovanni Parisi, che a titolo gratuito segue da anni questo procedimento, scriverà ai firmatari dell’azione per proporre una riunione operativa che verterà sulla prosecuzione dell’azione giudiziaria anche alla luce dei nuovi fatti, l’apertura del pronto soccorso che pare vicina.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 30 marzo 2021

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