Giarre, nuovo avviso dell'Asp per reperire medici per il pronto soccorso. La carenza di personale medico è l'ultimo capitolo della travagliata vicenda dell’ospedale di via Forlanini

 

Apertura pronto soccorso di Giarre, l’Asp emana un nuovo avviso per reperire personale medico. La scorsa settimana l’Asp aveva emanato un avviso di mobilità interna d’urgenza, rivolto al proprio personale dipendente, al fine di individuare medici di medicina e chirurgia di accettazione e urgenza, di ortopedia e di anestesia e rianimazione da assegnare al pronto soccorso di Giarre. Appena scaduti i termini di questo avviso l’azienda sanitaria ha provveduto ad emanare un nuovo avviso, stavolta si tratta di un avviso pubblico straordinario per il conferimento di incarichi a tempo determinato di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza e di anestesia e rianimazione.

Da mesi è noto che lo scoglio può arduo da superare per riaprire il pronto soccorso è quello del personale medico. Nell’avviso, la direzione generale precisa che «Sulla base della situazione di cronica grave carenza di dirigenti medici di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza e di dirigenti medici di anestesia e rianimazione presso le strutture aziendali, ritiene necessario incrementare il personale medico in trattazione, al fine di ridurre il rischio clinico e garantire la continuità assistenziale ai pazienti ed evitare disservizi organizzativi». Le procedure concorsuali già espletate non hanno permesso di reclutare le necessarie unità e per questo viene indetto questo ulteriore avviso, nell’attesa di ulteriori procedure concorsuali.

L’avviso,  pubblicato il 9 marzo, scadrà il settimo giorno dalla data di pubblicazione. La graduatoria che sarà stilata a seguito dell’avviso sarà valida per sei mesi e l’Asp, frattanto, si riserva di attivare le ordinarie procedure di reclutamento del personale che richiedono tempi più lunghi. Al momento del conferimento dell’incarico i candidati dovranno essere immediatamente disponibili a poter assumere eventuale servizio, senza alcuna condizione, limitazione o impedimento ad essere inseriti nell’organizzazione del lavoro delle strutture interessate.

Questa della carenza di personale è solo l’ultimo capitolo della travagliata vicenda dell’ospedale di via Forlanini. Per decenni la struttura fu un’incompiuta. Nel 2002 venne finalmente inaugurato, nel 2015 il pronto soccorso venne chiuso, nell’ambito di un lento smantellamento che creava inevitabilmente disservizi all’utenza: mancando personale e strumenti era difficile garantire adeguati standard di assistenza sanitaria. Dopo anni di proteste, dopo che la politica ha compreso che non si poteva accentrare nella città tutti i servizi lasciando sguarniti i territori più lontani si presenta il nuovo ostacolo della carenza di personale che nel 2021 è però un problema di tutto il Servizio sanitario nazionale.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'11 marzo 2021 

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