Giarre, giunta delibera per creazione orti sociali

 

Parco quattro stagioni- Foto Di Guardo

La giunta municipale ha deliberato di sottoscrivere un protocollo d’intesa per la creazione e gestione degli orti sociali con l’associazione “Un’altra storia”. «E’ un percorso avviato da tempo – dice il sindaco Angelo D’Anna – che abbiamo inteso accelerare, tenuto conto del periodo di emergenza legato al covid che ha fortemente condizionato la vita di tante famiglie, producendo situazioni di debolezza economica. L’orto sociale è una risposta concreta che si cercherà di attuare a favore delle famiglie che ne hanno più necessità. E’ affidato ad un’associazione che ha rappresentato un’idea di orto sociale che contempla sia l’aspetto dell’aiuto concreto, permettendo alle famiglie di avere un piccolo spazio di terreno da coltivare per il proprio sostentamento, ma anche l’aspetto dell’aggregazione sociale, in una logica di inclusione e di co-partecipazione alla vita civile. Nei prossimi mesi saranno individuate delle aree dove ciò sarà possibile. Il progetto permetterà anche di manutenere spazi a verde spesso nel degrado». Tra i siti che potrebbero ospitare gli orti sociali vi è il parco quattro stagioni. «Il Consiglio comunale – aggiunge D’Anna - aveva avviato un percorso sul tema e potrà dare forme regolamentari integrative per futuri sviluppi. Oggi vista l’emergenza e l’esigenza di dare risposte alle fasce più deboli l’amministrazione ha voluto dare una prima risposta».

«Questo protocollo con l’associazione “Un’altra storia” per la realizzazione degli orti sociali è un’occasione non solo per la cura dei tanti spazi non sempre in condizioni ottimali, ma anche un’occasione di inclusione», aggiunge l’assessore alle politiche sociali Dario Li Mura.«Il progetto – sottolinea - sarà realizzato nell’ambito delle competenze del comune, secondo la legge 328 per il contrasto alla povertà e alla marginalità. Verrà realizzato con un’associazione che ha esperienza in questo tipo di attività: siamo certi che oltre a coinvolgere la popolazione coinvolgerà altri enti e potrà diventare un progetto pilota che nel tempo potrà essere esteso ad altre aree e raggiungere sempre più cittadini che beneficeranno di questo tipo di attività legate alla terra e alle opportunità di sostentamento che ne possono derivare».

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 18 marzo 2021

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