Giarre, città divisa in 4 aree e incaricate 6 ditte. Comune chiede ristori alla Protezione civile regionale

 

Una cinquantina di tonnellate di cenere sono state rimosse dalle strade su disposizione del Comune. Ma dato che è stato stimato ce ne siano 3500 circa pare non sia stato fatto nulla. Primo sito ad essere individuato per lo stoccaggio temporaneo della cenere è stata l’area attigua a piazza Immacolata. «Vi sono state scaricate una ventina di tonnellate – spiega il sindaco Angelo D’Anna – ma il sito è piccolo e vicino alle case. Quindi si privilegerà quello di via Zinghirino, l’ex discarica di Sciara». Sono state predisposte delle ordinanze per cui il territorio è stato suddiviso in quattro macro aree individuate seguendo la direttrice nord- sud tracciata dalla via Silvio Pellico, e la direttrice est-ovest segnata dalla via Settembrini. «Saranno individuate quattro ditte – aggiunge D’Anna – che saranno contrattualizzate per un alcuni giorni a un costo già definito e che avranno il compito di pulire ciascuna una macroarea. Ovviamente se una ditta ultima la propria area anzitempo supporterà le altre ditte nelle giornate rimaste. Saranno poi individuate altre due ditte che dovranno intervenire su grondaie e tetti di tutti gli edifici scolastici e pubblici, nelle cappelle comunali e al tribunale. Questo lavoro sarà seguito dai tecnici comunali».

L’amministrazione comunale ha presentato una richiesta alla protezione civile regionale in cui ha stimato in circa 300mila euro il costo complessivo delle operazioni, di cui 220mila euro per la rimozione e 80mila per il conferimento in discarica. «Nelle more – aggiunge D’Anna – stiamo individuando risorse nel bilancio comunale. In passato, l’ultima rimozione della cenere generò circa 15 debiti fuori bilancio riconosciuti dall’attuale Consiglio comunale nel 2017. Ci furono cause e il Comune pagò le spese più le spese legali. Abbiamo avviato le operazioni urgenti, anche avvalendoci della collaborazione della Igm che raccoglie la cenere sia nei sacchetti che nei punti di raccolta. Adesso rinforziamo l’intervento, con la logica di evitare che si ripetano situazioni come quelle del passato». Delle somme sono state individuate nel fondo di riserva, altre nell’ambito dei capitoli riguardanti il servizio di nettezza urbana. L’ufficio finanziario sta lavorando per individuare queste somme nella speranza che siano ristorati dalla Protezione civile.

MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 6 marzo 2021

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