Giarre, una nuova sede (più economica) per il Centro per l'impiego, la delegazione di Macchia e non solo

 

Trovare una nuova sede per il Centro per l’impiego attualmente in via Veneto, ma anche per la delegazione di Macchia. L’amministrazione D’Anna ha approvato, in tal senso, un atto di indirizzo in cui dà indicazione al dirigente della II area di dismettere le locazioni di alcuni immobili affittati dal Comune per realizzare un risparmio di circa 63mila euro l’anno. Tra questi spicca il Centro per l’impiego che attualmente ha sede in via Veneto 69 e che al Comune costa un canone annuo di 37mila509,66 euro ed è l’affitto più oneroso che paga il Comune. L’amministrazione ha dato mandato al dirigente di individuare una soluzione alternativa tra locali di proprietà dell’Ente o nelle disponibilità. A tal proposito il sindaco ha scritto all’Inps per sapere se intende trasferire i propri uffici nei locali di corso Europa dove attualmente ha sede il Giudice di pace e di quanti ambienti necessità. Dalla risposta si capirà se nell’immobile di corso Europa vi è spazio disponibile. L’atto di indirizzo indica il piano B: «Solo in via residuale sul mercato privato con procedure a evidenza pubblica e con una rilevante riduzione dei costi. Ogni valutazione è da assumere secondo le attuali esigenze del Centro per l’impiego». Cioè comunque affittare locali meno cari.


Dispositivo della delibera di Giunta N. 24 del 12/02/2021

Altro affitto da dismettere sono i locali di via Quattrocchi dove ha sede una scuola materna appartenente al II istituto comprensivo (Ic). I locali non sono più idonei e anche il Responsabile del servizio prevenzione e protezione del II Ic lo ha segnalato. Ma la comunità scolastica potrà utilizzare i locali già a disposizione dell’istituto, eseguendo i necessari lavori. Il canone annuo della scuola materna di via Quattrocchi ammonta a 6mia200 euro circa. Anche l’affitto dei locali della delegazione di Macchia dovrà essere disdetto. Si dovranno trovare altri locali tra quelli disponibili nella stessa frazione. In realtà non c’è molta scelta: nell’ex asilo non è certo vi siano spazi, l’ex caserma (che già ospita l’archivio notarile) è valutare, il museo “Genti dell’Etna” ha barriere architettoniche. I locali della delegazione, tuttavia, non sono molto usati.

Il risparmio di 63mila euro annui dovrà, in definitiva, essere realizzato dismettendo le locazioni relative all’archivio notarile, alla scuola materna di via Quattrocchi e al Centro per l’impiego di via Veneto. La riduzione della spesa dovrà essere portata avanti anche dalla futura amministrazione. Avvicinandosi le elezioni amministrative è bene ricordarlo.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 19 febbraio 2021


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