Giarre, ipab Marano affitta i propri locali a chi vi effettua lavori di manutenzione straordinaria


 Qualcosa si muove per l’Ipab casa di riposo “L.Marano” di Giarre, chiusa ormai da quasi due anni per i troppi debiti. Il commissario straordinario Rosario Di Rao, con il supporto del segretario Sebastiano Russo, ha, infatti, deliberato un avviso pubblico per la locazione dei locali di proprietà dell’Ipab e dell’annesso giardino, nominando anche un responsabile unico del procedimento (Rup). L’Ipab è indebitata e se incassasse somme andrebbero ai creditori. Chi affitterà dovrà effettuare dei lavori di manutenzione straordinaria e il costo di questi lavori sarà periziato e scomputato dai canoni di locazione. In questo modo l’immobile non si rovinerà. Alla fine della locazione, tutti i miglioramenti, riparazioni, addizioni, allacciamenti sull’immobile e quant’altro, effettuato da parte conduttrice o da chi per essa, resteranno acquisiste all’immobile locato, a beneficio del locatore.

La vicenda dell’Ipab Marano è analoga a quello di altre ipab siciliane dissestate. La legge regionale di riordino delle Ipab non è mai arrivata e la fusione tra l’Ipab Marano e l’Ipab Bonaventura – come riporta la deliberazione del commissario straordinario Di Rao - non è avvenuta perchè la curia di Acireale ha rappresentato all’Assessorato regionale alla famiglia che la fusione sarebbe stata contraria ai «propri pretesi interessi originari». Ad aprile 2018 furono sospesi i ricoveri alla Marano e gli anziani restituiti ai parenti. A novembre 2019 viene avviato il procedimento di scioglimento della stessa Ipab: i beni e il personale dovevano passare al Comune; ma una sentenza della Corte costituzionali, a giugno 2020, ha dichiarato l’incostituzionalità del passaggio di beni e personale delle Ipab ai Comuni. Il commissario revoca, quindi, lo scioglimento della Ipab. Un mese fa, l’assessore regionale alla famiglia prevede che la riforma delle Ipab potrebbe vedere la luce nei prossimi due anni. Ma continuare a tenere l’Ipab chiusa comporta il degrado strutturale dell’immobile, oltre che esporla ad atti di vandalismo.

La soluzione individuata della locazione è ancorata, quindi, all’esecuzione di indispensabili e onerosi lavori di manutenzione straordinaria e che vi si svolgano attività a carattere sociale, consone al decoro e alle finalità statuarie dell’Ipab. Dall’affitto sono esclusi gli ambienti dove l’Ente continuerà a mantenere la sede legale. Rup è stato nominato l’arch. Antonino Anastasi.  

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Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 5 febbraio 2021




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