Giarre, il I istituto comprensivo dice no al bullismo

 Solo qualche giorno fa, uno studente di un Liceo romano si è suicidato perché vittima di bullismo; è solo l’ultimo di tanti episodi drammatici finiti nelle cronache. Ieri era la giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. Su proposta della giornalista Patrizia Tirenti, il I istituto comprensivo “Giuseppe Russo” ha aderito alla campagna nazionale promossa dal Miur dal titolo “Un nodo blu contro il bullismo a scuola”. «Dobbiamo far capire ai ragazzi che siamo un gruppo e che uniti dobbiamo rimanere nel futuro nella società – ha detto la dirigente del comprensivo Maria Novelli –. I ragazzi portano una divisa, non perché sono tutti uguali, al contrario sono tutti differenti. La divisa serve perché fa identità: nella società dovranno rispettare non solo il loro gruppo ma tutto il gruppo sociale ed evitare atti di aggressività». Gli alunni, attenendosi alle restrizioni imposte dalla pandemia, nel cortile del plesso scolastico di viale Aldo Moro hanno esposto i loro cartelloni contro il bullismo, indossando al polso un braccialetto blu con un nodo. Il loro “no” al bullismo lo hanno detto leggendo alcuni versi della canzone “Guerriero” di Marco Mengoni che parla di un bambino che sogna che il suo eroe, il suo guerriero, diventi reale per essere protetto dalle difficoltà della vita, tra cui i bulli a scuola. «C’è un bullismo diretto che si vede: se qualcuno di ingiuria tu sai che ti devi difendere – ha spiegato la dirigente – Ma ci sono forme di bullismo indiretto che oggi sono diventati anche cyberbullismo: ingiurie, calunnie, minacce fatti alle spalle. C’è chi si nasconde dietro la cortina del web per aggredire gli altri, pensando forse di affermare se stessi. Ma ci sarà un problema alla fonte: perché un bullo aggredisce? dipende dalle sue condizioni sociali? non è neanche questo il problema perché ci sono bulli di qualsiasi condizione sociale. Nel contesto scolastico bisogna far capire che ognuno ha la sua dignità. Il braccialetto deve ricordarmi che quando mi trovo accanto ad una persona, chiunque essa sia, la devo rispettare».

Nel corso della cerimonia è stata esposta sulla facciata della scuola una corda blu con un nodo. «Questo nodo – dice Patrizia Tirendi – viene esposto, in contemporanea, in tutti i plessi scolastici del I istituto comprensivo».

--
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 9 febbraio 2021

Commenti