Giarre, "bretellina" autostrada e scala tribuna B dello stadio, quale destino?

 

foto d'archivio. La zona ora chiusa dove dovrebbe essere aperta la "bretellina"


Un paio di opere avviate durante la sindacatura D’Anna attendono di essere completate e restano pochi mesi alla fine del mandato. La prima e più importante è la bretellina all’uscita del casello autostradale per collegare il casello con la strada statale, alleggerire il traffico su via Luminaria e almeno attenuare l’intasamento di veicoli attorno alla rotonda all’ingresso della città. Per portare avanti l’iter occorre, innanzitutto, un rilievo effettuato da un tecnico esterno al Comune. «Il progetto originario – spiega il sindaco Angelo D’Anna – richiede delle espropriazioni e quindi si tratta di un iter piuttosto complesso. Per accelerare, con l’ex assessore Di Rao, avevamo ipotizzato, una volta fatto il rilievo, una sorta di occupazione temporanea, previo indennizzo, della stradella privata che dal cancello porta al prolungamento di via San Matteo, in modo da aprirla al transito. La giunta ha fatto un atto d’indirizzo in cui abbiamo chiesto al comandante della polizia municipale di indicare che tipo di mezzi potrebbero transitare in questa via. Dopodiché la III area potrà provvedere all’esecuzione dei lavori necessari». Non è possibile prevedere quanto tempo ci vorrà: le emergenze non mancano, il personale è esiguo e il tempo passa.

Altra opera di cui si è parlato nei mesi scorsi è la scala di esodo della tribuna B dello stadio regionale per collegare la stessa tribuna con il parcheggio di viale Aldo Moro. Questa scala serve perché permetterebbe di rendere fruibile la tribuna, separare le tifoserie (quando si potrà tornare allo stadio) e garantire in questo modo l’ordine pubblico. Lo stadio, anche grazie a questa scala, potrebbe ospitare anche altri eventi oltre alle partite. Il progetto è pronto da più di un anno, ma al momento tutto è fermo. La commissione comunale di vigilanza, a suo tempo, ha chiesto che il progetto fosse, preventivamente, esaminato dai vigili del fuoco. La procedura prevede che per inviare il progetto al vaglio dei vigili del fuoco occorra un versamento di 400 euro e il progetto deve, inoltre, essere firmato da un tecnico iscritto all’albo professionale. Quindi, occorre che la burocrazia comunale effettui l’impegno di spesa dei 400 euro circa e che un professionista firmi: non viene, infatti, accettato un progetto firmato da tecnici comunali non iscritti all’albo. L’unica persona all’interno del Comune che può firmare un progetto è la dirigente della III area. Una volta ottenuto l’ok dei vigili del fuoco, il progetto dovrà essere spedito all’ufficiale sanitario. Dopodiché si dovrà redigere la parte economica e si potranno avviare i lavori. Peraltro, dato che per realizzare questa scala è stata stimata una spesa di soli 28mila euro i lavori potranno pure essere avviati con affido diretto a un impresa. Quanto tempo ci vorrà? Chissà.  

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 2 febbraio 2021

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