Giarre, strada 86: buche, erbacce e una grata mancante da mesi

 

Sono tante le strade di Giarre che necessitano di una bitumazione oltre a quelle in cui, in questi ultimi giorni, è in corso il rifacimento del manto. Tra le strade ridotte male c’è la strada 86 che è l’arteria che costeggia la zona artigianale e arriva sino al ponte di Santa Venerina. I residenti reclamano interventi a gran voce. Oltre all’asfalto ammalorato ai bordi della strada erbacce e rovi sono cresciuti a dismisura raccogliendo rifiuti di tutti i tipi. C’è poi una grata che manca ed è segnalata con una transenna da tempo immemore.

I residenti sottolineano che la strada 86 è molto transitata, via d’accesso a Giarre per chi arriva dal casello o da Santa Venerina. Ultimamente transitata anche da chi si reca nella zona artigianale per effettuare i tamponi.


Abbiamo posto la problematica di questa strada al neo assessore Davide Camarda che ha chiesto al dirigente della I area, sia verbalmente che per iscritto, un intervento di manutenzione, la ricognizione delle buche sul selciato e la loro copertura, il ripristino delle caditoie sprovviste di griglia di copertura e di verificare la segnaletica presente ed eventualmente provvedere all’installazione. L’assessore ha sottolineato il carattere d’urgenza di questi interventi a tutela della pubblica incolumità. Camarda contatterà anche la ditta Igm per predisporre il diserbo e la pulizia dell’arteria. L’assessore ha poi anche effettuato un sopralluogo insieme ad un tecnico comunale. «La situazione è peggiore di quanto pensassi – riferisce – la strada è proprio da rifare, non si tratta solo di coprire qualche buca. Frattanto, per tutta la città stiamo programmando un intervento, incaricheremo una ditta per coprire le buche perché i soli operai del Comune non sono sufficienti». Date disposizioni anche per riparare la grate e rimuovere la transenna.

Camarda effettuerà, inoltre, un sopralluogo nelle strade dove sono stati collocati cavi della fibra: i cittadini segnalano che la bitumazione ha in parte coperto anche delle caditoie.

--
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 3 gennaio 2020

Commenti