Giarre, partiti i lavori di ristrutturazione dell'ex acquario

 

Hanno già preso il via i lavori di adeguamento e adattamento funzionale dell’ex acquario di piazza Mazzini che diventerà plesso scolastico del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti Catania 2, che ha sede a Giarre. L’Immobile di piazza Mazzini, infatti, come spiega l’assessore alle politiche sociali, Dario Li Mura «Sarà usato per le politiche di sviluppo e inclusione legate al reddito di cittadinanza e per le attività di sviluppo del territorio previste nel protocollo d’intesa siglato dal Comune con l’Università di Catania. La struttura è di proprietà della Città metropolitana di Catania che lo ha concesso al Comune di Giarre in comodato d'uso gratuito w senza limiti di tempo.



Come riferisce Li Mura, i locali saranno liberati dai vecchi materiali rimasti, saranno ripristinati la pavimentazione, gli intonaci e i servizi igienici. Si ricaveranno due aule al piano rialzato, mentre al piano terra si troveranno sala informatica/docenti e sale riunioni. Servizi igienici saranno allestiti al pino rialzato e al piano cantinato. I lavori ammontano a 55mila347,79 euro. In un primo momento l’amministrazione li stava finanziando con i fondi ristoro ex Tasi ma in Consiglio comunale, a fine 2020, ne era nato un braccio di ferro con l’opposizione-maggioranza contraria a questa decisione. Tra gli altri, il consigliere Francesco Cardillo aveva paventato il rischio per il Comune di dover restituire le somme visto che i fondi ex Tasi sono destinati, dalla normativa, ad altre necessità, come la sistemazione delle strade, e l’immobile di via Mazzini è di proprietà della Città metropolitana. L’amministrazione comunale ha quindi disposto di finanziarie i lavori con somme derivanti da oneri di urbanizzazione.

L’acquario in piazza Mazzini era stato inaugurato nel 2003. A fine 2014 è stato dismesso dopo una lunga e lenta agonia: pochi i visitatori a partire dagli stessi giarresi che per la gran parte non vi misero mai piede. Lo sbigliettamento era insufficiente per ripagare le spese di gestione e quando l’ex Provincia smise di erogare il contributo annuale piano piano la struttura si spense. L’ultimo atto, nel 2014, fu il trasferimento altrove di un esemplare di Caretta Caretta. 

Maria Gabriella Leonardi 

Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 13 gennaio 2021

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