Giarre, al cimitero di Trepunti è pericoloso portare un fiore alla tomba dei cari. VIDEO



 Portare un fiore alla tomba dei propri cari nel cimitero di Trepunti può essere pericoloso: in un settore di loculi a muro i ballatoi sono scrostati e un calcinaccio potrebbe cadervi in testa. Se accadrà scatterà la polemica, la denuncia, la richiesta di risarcimento, il contenzioso, il debito fuori bilancio e tante altre cose che si potrebbero evitare con interventi preventivi. Nel caso che riportiamo, almeno in un primo momento, potrebbe bastare una rete di protezione per mettere in sicurezza l’area e non doverla interdire; una rete che, però, non deve provvisoriamente durare per sempre, ma solo il tempo necessario per disporre lavori di ripristino. «Ogni volta che vado da mia madre ho paura di farmi male», racconta una signora. E a vedere i balconcini accanto ai loculi più alti con il ferro di fuori è spontaneo chiedersi quanto tempo potranno ancora resistere. E’ iniziato il periodo delle piogge che, ogni anno, provoca danni alle strutture più precarie. Se non si interviene per mettere in sicurezza questi balconcini, e se non si farà male qualcuno, prima o poi si dovrà interdire l’accesso a questa area: cioè si dovrà impedire alle persone di portare un fiore ai propri cari deceduti.


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Della situazione abbiamo informato il sindaco Angelo D’Anna e l’assessore Franco Di Rao. Ma in questo caso il problema è la manutenzione del cimitero, non c’è bisogno che l’organo di governo dia un indirizzo politico agli organi gestionali per un normale intervento di manutenzione. I dirigenti possono agire a prescindere, sono coloro che, per legge, possono disporre gli impegni di spesa e affidare gli incarichi ad una ditta esterna.

Nei mesi scorsi si era ipotizzato un project financing per affidare la gestione dei lumini del cimitero e altri servizi riguardanti sempre il camposanto. Se il Comune non ha soldi e operai per garantire la manutenzione del cimitero forse si potrebbe ricorrere ad un project financing. Anche questo è fermo, le emergenze, il covid e altro. Frattanto qualcuno si farà male. 


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Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 3 dicembre 2020



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