Giarre, polemiche sulla bolletta dell'acqua

Cittadini in fila per entrare negli uffici

Imperversano a Giarre le polemiche scatenate dagli ingenti importi delle bollette del servizio unico integrato che il Comune sta recapitando in questi giorni. Molti utenti si sono visti recapitare importi notevolmente superiori al passato e in tanti stanno chiedendo chiarimenti agli uffici il cui accesso però in questo periodo è contingentato per via delle restrizioni anticovid. Sulla questione, tra gli altri, ha preso posizione il commissario cittadino della Lega Giovanni Barbagallo che in una nota dichiara: «È inaccettabile che ai giarresi venga inflitta una vera e propria


mazzata sul canone idrico, soprattutto in un momento tanto delicato e complesso come quello che stiamo vivendo. Moltissimi cittadini arrabbiati ci stanno chiedendo spiegazioni ed assistenza. Come Lega ci impegneremo ad aiutare tutti coloro che si rivolgeranno a noi controllando, se necessario, una ad una le bollette ricevute e segnaleremo eventuali anomalie alle autorità preposte. Purtroppo – conclude Barbagallo – si tratta dell’ennesima pagina triste di quattro anni ed oltre di amministrazione D’Anna in cui la maggioranza consiliare, ancora una volta in sordina, ha approvato una stangata per le famiglie, che oggi si manifesta con questi rincari idrici esagerati ».


Su tutte le polemiche risponde il sindaco Angelo D’Anna. «Venivamo – dice - da una non gestione dell’acqua dove non c’era coincidenza tra il costo dell’acqua - considerando tutte le fasi acquisto, estrazione, fognatura e depurazione - rispetto all’imposizione tributaria data. Le bollette venivano mandate con grandissimo ritardo ed erano confusionarie. Oggi arriva un’unica bolletta. La tariffa è prevista per legge: il Comune doveva adeguarsi. Si tiene conto del costo del sistema idrico che è ripartito tra tutti i nuclei che hanno un contratto con il comune. Gli uffici sono a disposizione per chiarimenti e sono possibili ulteriori rateizzazioni alle già 3 previste. L’attuale momento delicato si protrae da 7 mesi e rischia di protrarsi per altri mesi ma l’acqua dobbiamo continuarla a pagare ai fornitori e al consorzio di depurazione. La bolletta poteva arrivare un po’ prima, ma abbiamo dovuto fare i conti con problemi tecnici e con il lockdown».


--
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 3 novembre 2020

Commenti