Giarre, fatture idriche: Adiconsum spiega i diritti dei cittadini

 

Lo sportello dell’Adiconsum, aperto nella sede della Cisl in piazza Biagio Andò ogni martedì pomeriggio, continua ad esaminare le fatture del servizio idrico portate da tanti giarresi che cercano di capire il perché di importi così alti.

Grazie all’esame di un maggior numero di fatture, a differenza di quanto emerso in un primo momento, è stato rilevato che le fasce di consumo sono state, in genere, attribuite dal Comune in modo corretto, anche se era emersa qualche fattura in cui non è stato così. Per ogni fatturazione all’utente spettano x metri cubi di acqua in fascia 1 (quella più bassa) y in fascia 2 e così via. Se il Comune fattura una sola volta l’anno queste quantità vanno moltiplicate per due.

Adiconsum aggiunge che per violazione della periodicità minina di fatturazione e grave ritardo nell’emissione della fattura l’utente può chiedere un indennizzo. Lo prevede l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Adiconsum riferisce che per consumi annui superiori a 100 mc devono essere emesse almeno 3 fatture l’anno. Per le fatture di Giarre l’indennizzo dovrebbe essere di almeno 120 euro.

Adiconsum ha esaminato anche qualche fattura relativa a consumi dell’anno 2017. In proposito Adiconsum rileva che la prescrizione è biennale, così come disposto dalla legge di bilancio 2018. La prescrizione, tuttavia, non è automatica ma va eccepita, cioè si deve fare reclamo protocollato o a mezzo pec.

L’associazione ricorda, inoltre, che le famiglie disagiate con un Isee basso hanno diritto al “bonus acqua”. Per ottenerlo Adiconsum consiglia di informarsi nei Caf.

La stessa associazione invita a registrarsi al portale del Comune di Giarre https://giarre.k-portal.it/. Qui gli utenti possono inviare l’autolettura ma anche verificare se le letture riportate sono reali o stimate e confrontarle con quella reale del contatore. Qualora rilevino discrasie possono chiedere al Comune la documentazione giustificativa della lettura del contatore utilizzata dal Comune per la fatturazione. 

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Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 20 novembre 2020

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