Giarre, dall'ospedale alcuni infermieri trasferiti all'ospedale covid di Acireale. Altri colleghi li sostituiscono

 


A tredici infermieri dell’ospedale è stata chiesta la disponibilità per prendere servizio nell’ospedale covid di Acireale. Di questi 13, sette hanno dato disponibilità. Da qualche giorno serpeggiavano timori di depauperamenti nell’ospedale di Giarre e il sindaco Angelo D’Anna aveva preso contatti con l’Asp dopo che era stato chiesto agli infermieri di partecipare ad Acireale ad un corso di formazione per lavorare nei reparti covid. Dai vertici dell’Asp D’Anna aveva ricevuto, già nei giorni scorsi, prime rassicurazioni sul fatto che gli infermieri di Giarre che andranno ad Acireale saranno sostituiti da colleghi. «Ringrazio gli infermieri – dice il sindaco – per la disponibilità dimostrata a svolgere un compito così gravoso e delicato in questo momento. Ovviamente difendo e difenderò sempre dal depauperamento il mio ospedale ma se le autorità competenti mi garantiscono che ciò non avverrà e che ci saranno delle sostituzioni non ho motivo di creare allarmismo».

Ieri D’Anna ha di nuovo sentito i vertici dell’Asp sul trasferimento degli infermieri da Giarre. «Dieci unità arriveranno già da domani (oggi ndc) nell’ospedale Giarre – dice  il sindaco –per coprire i servizi sbilanciati. Ho ricevuto ulteriori rassicurazioni dalla direzione e dalla direzione sanitaria che nessun tipo di problematica verrà data ai servizi nell’ospedale di Giarre».


Il sindaco aggiunge che si è confrontato con i vertici dell’Asp sui lavori nell’ospedale. «I lavori strutturali e l’impiantistica – dice - sono in dirittura d’arrivo, prima della pausa natalizia dovrebbero essere completati. Continueranno ad essere emesse delle determine di acquisto di infrastrutture.





Tutto quello che riguarda l’aspetto logistico, lavori edili, infrastrutture prima della pausa natalizia dovrebbe quindi essere completato. Rimane il problema serio dei medici, soprattutto quelli di pronto soccorso e anestesisti: i recenti concorsi non hanno portato al reperimento del numero di risorse necessarie per tutta l’Asp. Ho chiesto al direttore generale di coinvolgere su questo l’assessorato regionale perché si trovi una soluzione: sarebbe il colmo che, conclusi i lavori, per mancanza di medici non possa partire il pronto soccorso».


--
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 28 novembre 2020

Commenti