Giarre, Consiglio comunale prepara documento unico sull'ospedale

 

Il Consiglio comunale si prepara ad approvare un documento a sostegno della posizione dei sindaci del distretto sull’ospedale di Giarre. «Si partirà da un documento presentato in aula dal consigliere Castorina per richiedere il ripristino del pronto soccorso – spiega il presidente del Consiglio comunale Francesco Longo -  il 20 novembre approveremo la versione definitiva. I consiglieri hanno manifestato la volontà di condividere un documento unico, aldilà dei colori politici».

La bozza presentata durante la seduta di giovedì da Armando Castorina è una sintesi delle conclusioni a cui sono giunti i sindaci: viene ribadita la disponibilità a far diventare il presidio di Giarre un ospedale covid con l’attivazione dei 69 posti letto previsti nell’atto aziendale affinchè, finita l’emergenza, i posti letto vengano convertiti nelle varie specialità mediche. «La consegna dei locali – dice Castorina – dovrebbe avvenire intorno a metà novembre e il collaudo dei macchinari è in corso ma c’è il problema delle risorse umane. L’emergenza covid richiede medici di pronto soccorso, anestesisti e rianimatori che non si riescono a reperire. L’emergenza sta, quindi, rallentando l’apertura del pronto soccorso: bisogna spingere affinchè entro fine anno il pronto soccorso apra, efficiente in tutto a garanzia di tutti».

In aula, mentre erano assenti gli assessori, il sindaco Angelo D’Anna ha aggiornato i consiglieri sulle ultime novità:«Sarà sfruttato al massimo quanto è presente nell’ospedale di Giarre – dice – l’obiettivo è l’apertura entro l’anno del pronto soccorso. Frattanto, sono state portate nell’ospedale di Giarre diverse attività di otorino. I posti letto che abbiamo saranno saturati, in più abbiamo chiesto di utilizzare maggiormente la piastra chirurgica per realizzare tanti piccoli interventi in più rispetto a prima».

Il Consiglio frattanto si attrezza per le sedute a distanza: «Ho già parlato con i tecnici – anticipa il presidente Longo – le sedute saranno pubbliche: io sarò in aula con il segretario comunale e il verbalizzante e tramite un monitor tutti i consiglieri saranno collegati».


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Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 7 novembre 2020

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