Distretto socio-sanitario di Giarre, interventi di inclusione attiva e di contrasto alla povertà

 

la riunione tenutasi in videoconferenza

Si sono riuniti ieri mattina, on line, i sindaci del distretto socio-sanitario di Giarre per esaminare la progettazione relativa all’Avviso 1 del 2019, con cui il Governo ha disposto interventi di inclusione attiva e di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale previsti nei Patti per l'inclusione sociale sottoscritti dai beneficiari del Reddito di cittadinanza e da altre persone in povertà. La somma da gestire, per tutto il distretto, è di 373 mila226 euro, di cui 112mila912 euro riguardano le sotto azioni “Potenziamento dei servizi di segretariato sociale, dei servizi per la presa in carico e degli interventi sociali e socio-sanitario rivolti ai destinatari dei progetti personalizzati” e "Informazione all’utenza e dotazione strumentale e informatica e servizi Ict". 260mila314euro riguardano, invece, servizi socio-educativi, l’attivazione lavorativa e i tirocini, l’orientamento, consulenza e informazione per l’accesso al mercato del lavoro per i destinatari del progetto e poi la formazione per il lavoro per i destinatari del progetto.

«In particolare – spiega l’assessore alle politiche sociali di Giarre, Dario Li Mura - in questo caso bisognava progettare delle azioni in continuità con altri avvisi ma che non si sovrapponessero. L’intervento è diviso in risorse per il personale, voucher e somme a disposizione per i Puc, i progetti utili alla collettività (formazione, visite mediche e tutti i costi che i comuni devono sostenere per attivare i Puc che devono svolgere i percettori del reddito di cittadinanza ndc). In generale si tratta di progettazioni che hanno come beneficiari i nuclei familiari presi in carico nell’ambito del reddito di cittadinanza».

I beneficiari, come previsto già nelle linee guida già approvate, riceveranno dei voucher socio-educativi per attività sportive, ricreative e doposcuola. Le strutture si dovranno accreditare al distretto, ogni famiglia riceverà dei voucher e sceglierà la struttura dove fruire del servizio. I servizi saranno erogati a partire dall'anno prossimo. Per seguire meglio le famiglie il personale del distretto dovrà essere potenziato.

La progettazione è stata elaborata e approvata dagli uffici del distretto, dal gruppo piano in cui sono rappresentati tutti i comuni, i sindacati e le cooperative. L’ultima parola la deve dare il comitato dei sindaci che ieri hanno chiesto del tempo per esaminare l’aspetto economico: i Comuni, infatti, per attuare i servizi devono anticipare delle somme che in un secondo tempo vengono restituite. «Potremo avere questo finanziamento perché sul Pon inclusione  Avviso 3 del 2016 abbiamo rendicontato più del 5%», spiega l’assessore Dario Li Mura, smentendo, così, una polemica nata qualche giorno fa su facebook da profili anonimi che avevano accusato i servizi sociali di avere perso questo finanziamento.


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Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 24 novembre 2020

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