Giarre, Lega denuncia enorme discarica nella zona artigianale


Una distesa di rifiuti è quella che  il neo commissario del gruppo giarrese della Lega Salvini premier ha trovato nella zona artiginale di Giarre. Una discarica ormai famigerata e famosa verso cui non c’è alcun freno, nessuna telecamera collocata per cogliere sul fatto i colpevoli. Barbagallo sottolinea che nella  zona artigianale di Giarre «Gli imprenditori hanno investito centinaia di migliaia di euro ed oggi si ritrovano a lavorare con una discarica a cielo aperto attaccata alle proprie attività. Una vera e propria bomba ecologica nel cuore economico della nostra città. I rifiuti speciali e pericolosi hanno invaso l’area destinata al parcheggio ledendo il decoro e la sicurezza di tutti». Senza alcun  controllo la discarica è cresciuta a dismisura: nella documentazione fotografica di Barbagallo spiccano i sacchi neri (ormai vietati), il pericoloso eternit (il sui smaltimento è particolarmente costoso, ancor di più per un comune) e poi rifiuti di ogni tipo. E pensare che non molto lontano, nell’ecopunto che si trova sotto la piazza di Trepunti, ogni martedì e sabato è possibile smaltire anche mobili, sfalci di potatura, piccoli elettrodomestici. Secondo Barbagallo l’amministrazione comunale è «Ancora una volta assente e silente» e stigmatizza il «totale disinteresse nei confronti di chi da lavoro a centinaia di dipendenti e paga le tasse per servizi inesistenti».

La Lega - Salvini Premier chiede, quindi, «l’immediata installazione di telecamere per la video sorveglianza, la rimozione dei rifiuti speciali, la riparazione dei cancelli automatici ed una maggiore sorveglianza da parte dei vigili urbani. Noi non ci arrendiamo – dice Barbagallo - e continueremo a denunciare pubblicamente tutti i disagi ed i problemi che affliggono i cittadini per colpa di un’amministrazione totalmente incapace di gestire sia il lavoro ordinario che quello straordinario».

In una recente seduta di Consiglio comunale, anche il consigliere Vittorio Valenti avevA chiesto la rimozione dei rifiuti e la contestuale collocazione di telecamere di videosorveglianza per cogliere sul fatto i colpevoli e multarli.


Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 9 settembre 2020

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