Giarre, i forestali iniziano a pulire le villette e gli spazi a verde pubblici

Il cassone dove vengono conferiti gli sfalci
della villetta di largo Cismon del Grappa


Una ventina di operai forestali, ieri mattina, hanno iniziato le operazioni di diserbo e pulizia della villetta di largo Cismon del Grappa. Il tutto grazie alla convenzione che il Comune ha siglato, per il secondo anno consecutivo, con il  Dipartimento regionale sviluppo rurale e territoriale dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione siciliana. La disponibilità di questi operai, anche se per un periodo limitato (sino alla scadenza dei contratti) permetterà anche di riportare alla luce spazi a verde pubblici sconosciuti, frutto di oneri di urbanizzazione ma mai manutentati perché per un comune è troppo oneroso provvedere a tutti questi spazi e per Giarre, che è in dissesto, ancora di più. Si interverrà ad esempio in una villetta di via Cattaneo a Trepunti, un’altra in via Veneto e un’altra ancora in corso Lombardia. Alcuni degli operai impegnati sono specializzati che utilizzano taglierba e motosega e tanti generici che danno supporto sia nella scerbatura che nella raccolta e carico degli sfalci. «Auspichiamo - dice il sindaco D'Anna - che si riescano a realizzare diverse tra le aree individuate a inizi agosto, già, a loro volta, selezionate tra le tante aree presenti sul territorio. I forestali stanno collaborando sia con la ditta Igm (che mette a disposizione il mezzo per lo smaltimento degli sfalci) che con il nostro personale che dà un supporto logistico. Giarre ha questa opportunità per il secondo anno consecutivo, ringrazio la disponibilità dei funzionari del Dipartimento che comprendono le difficoltà del Comune. Ringrazio il dott. Antonio Grasso, funzionario del dipartimento e anche chi mi collabora: il consigliere Antonio Camarda e l’assessore Santino Oliveri». «Per le aree a verde – aggiunge il sindaco – stiamo lavorando con tre soggetti: i forestali tramite questa convenzione, alcune ditte private e i nostri pochi giardinieri».

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Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 29 settembre 2020

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